L’IS ha davvero ucciso 13 ragazzi che guardavano una partita di calcio?
La notizia circola da stamattina sulla stampa italiana ma nessuna grande testata internazionale finora l'ha ripresa o confermata
Buona parte delle testate italiane ha dato una notizia per cui 13 giovani sarebbero stati uccisi in Iraq dallo Stato Islamico perché stavano guardando una partita di calcio in tv: per adesso però è praticamente impossibile verificare la sua attendibilità. Tutte le principali agenzie internazionali e tutti i siti di informazione più autorevoli, in lingua inglese e non solo, non parlano della notizia.
A quanto pare la storia è iniziata a circolare in Italia in seguito alla pubblicazione di una segnalazione da parte dell’ANSA:
WASHINGTON, 19 GEN – Non si fermano i massacri compiuti dall’ISIS. Tredici ragazzini sono stati uccisi in pubblico in Iraq perché avevano guardato la partita della loro nazionale contro la Giordania nell’ambito della Coppa dell’Asia, tuttora in corso. Le uccisioni sono avvenute il 12 gennaio, ma la notizia si è appresa solo oggi. I ragazzini sono stati catturati dai jihadisti a Mosul, controllata dall’Isis, riferiscono i media internazionali, e poi uccisi a fucilate perché, nel guardare le partite, hanno violato la Sharia.
19-GEN-15 23:56 NNNN
L’ANSA fa riferimento in modo generico a “media internazionali”, senza specificare chi abbia dato la notizia e sulla base di quali fonti. Tra i siti di notizie che per primi si sono occupati della vicenda c’è quello del Mirror, giornale britannico non sempre affidabile e che già in passato ha ripreso alcune bufale. Nell’articolo si dice che la fonte della notizia è Raqqa-si.com, un sito indipendente che pubblica informazioni sull’occupazione da parte dello Stato Islamico di parte dell’Iraq e della Siria.
Sul sito è in effetti reperibile un articolo datato 18 gennaio 2015 in cui si parla di “13 giovani uomini” uccisi nel distretto di Yarmouk di Mosul perché “stavano guardando una partita di calcio tra Iraq e Giordania”. Il sito indica però come fonte i media iracheni, senza dare ulteriori dettagli, e parla anche di “fonti di stampa a Mosul” che avrebbero confermato l’uccisione, aggiungendo che i corpi delle 13 persone uccise sarebbero stati lasciati per strada perché “i genitori hanno preferito non recuperarli nel timore di ulteriori ritorsioni da parte dell’organizzazione terroristica”. La notizia non è di per sé inverosimile: gli estremisti islamici considerano il calcio un prodotto della cultura occidentale, quindi non aderente alle regole e ai dettami imposti dalla religione, e l’IS è noto per la sua violenza brutale. Al momento però nessuna agenzia di stampa internazionale ha dato la notizia, né tanto meno l’ha confermata.