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  • Cultura
  • Martedì 20 gennaio 2015

Barbara Stanwyck, personaggio

25 anni fa oggi morì l'attrice della Fiamma del peccato, dopo aver vinto un Oscar alla carriera, essere stata la donna più pagata d'America, e aver lasciato ricordi imbattibili

Era una bellezza speciale e diversa, quella di Barbara Stanwyck: adulta, elegante ma anche un po’ storta, un naso non da catalogo di pin-up, ma tutto intorno sì, compreso il biondo d’ordinanza. Era speciale in un sacco di cose, si prese quattro nomination all’Oscar tanto era speciale, e nel 1944 il fisco americano sancì che fosse la donna più pagata degli Stati Uniti (e veniva da una famiglia spiantatissima, in cui era nata nel 1907, e rimasta orfana prestissimo).

Cominciò coi teatri newyorkesi, e poi fece più di ottanta film tra il 1927 e il 1964, con grandissimi registi tra cui Cecil B. De Mille, Fritz Lang e Frank Capra: il più famoso di tutti è probabilmente La fiamma del peccato di Billy Wilder (poi ci sono Il terrore corre sul filo, Colpo di fulmine, I marciapiedi di New York, tra gli altri: e il Titanic del 1953). Fece spesso personaggi di donne che la sapevano lunga e te lo facevano capire – per colpa di qualche acciacco della vita – trattando i loro interlocutori maschi con un misto di sufficienza e complicità. Lei, invece, era adorata: Frank Capra una volta disse che sapeva farsi così benvolere che “vincerebbe la gara di popolarità a Hollywood a mani basse”, malgrado sia sempre stata nota per un carattere forte e opinioni estese e articolate sul cinema e la società americana.

Nel 1982 le diedero infine un Oscar alla carriera. Morì a 82 anni il 20 gennaio del 1990.