Due ragazze cacciate da un locale a Vienna per essersi baciate
E la manifestazione organizzata dopo nel centro città, per protestare contro la decisione del gestore del bar
Venerdì 16 gennaio a Vienna, in Austria, circa duemila persone hanno partecipato a una manifestazione di protesta contro la decisione di un bar del centro di cacciare due ragazze gay che si erano baciate all’interno del locale. Anastasia Lopez, 36 anni, ha raccontato a un giornale austriaco che lei e Eva Prewein, di 19 anni, si trovavano al Café Prückel, un antico e famoso bar che si trova a pochi minuti da Stephansplatz, la principale piazza di Vienna. Dopo quello che le ragazze hanno descritto come «un bacio di saluto», la manager del locale Christl Sedlar ha chiesto loro di uscire perché, ha spiegato Sedlar, stavano «amoreggiando», aggiungendo che «diversità come queste appartengono a un bordello, non a un tradizionale bar». Sedlar in seguito ha ammesso di avere avuto una reazione «eccessiva», e di avere chiesto alle due ragazze di uscire non perché fossero gay, ma per via del loro scambio di effusioni. Ha anche detto che il suo lavoro è quello di «assicurare che i riconosciuti standard di comportamento della società siano rispettati da tutti i clienti».
Dopo l’episodio al Café Prückel molte persone hanno criticato su internet il comportamento di Sedlar, e hanno organizzato una manifestazione di fronte al suo bar. Julian Bartl, uno studente di vent’anni che ha partecipato alla manifestazione, ha detto a Reuters: «Tutti dovrebbero avere gli stessi diritti, compreso quello di bere un caffè. I bar di Vienna sono ancora molto conservatori e tradizionali». Alcuni dei manifestanti si sono scattati delle foto mentre si baciavano davanti al locale, e le hanno postate sui social network con l’hashtag #kuessenimprueckel. Alla manifestazione erano presenti anche dei dipendenti di Dunkin’ Donuts, una grossa società americana che produce ciambelle: i due hanno distribuito dolci a forma di cuore alle coppie che si sono baciate, con un cartello con scritto “Noi premiamo i baci”.
Philipp Pertl, dell’associazione per i diritti dei gay Rainbow Scouting Austria, ha detto: «Siamo qui per protestare contro l’intolleranza e l’omofobia. La legge deve cambiare. Non può succedere che gay e lesbiche vengano cacciati da un bar o da un ristorante per essersi baciati». Vienna ogni anno organizza eventi dedicati alle persone gay, bisessuali e transessuali, e nel 2013 è stata votata come migliore meta turistica culturale da 80 mila persone sul sito GayCities.com. Questa settimana la corte costituzionale austriaca aveva deciso che le coppie omosessuali hanno il diritto di adottare dei bambini.