Sergio Cofferati ha detto che lascerà il PD
In polemica con l'esito delle primarie regionali della Liguria, dove è stato sconfitto da Raffaella Paita anche dopo l'annullamento dei risultati di alcuni seggi
Sergio Cofferati, uno dei politici di sinistra più conosciuti in Italia, ha annunciato durante una conferenza stampa che lascerà il Partito Democratico, di cui è europarlamentare dal 2009. La decisione di Cofferati è stata presa in polemica con la gestione delle primarie da parte del partito per scegliere il candidato presidente della Liguria, alle quali lui è arrivato secondo fra molte polemiche. Cofferati ha 66 anni e fra le altre cose è stato segretario generale della CGIL e sindaco di Bologna. Durante la conferenza stampa, Cofferati ha criticato il PD per aver cercato, fra le altre cose, un’alleanza con partiti di destra per governare in Liguria, similmente a quanto sta accadendo col governo nazionale. Ha detto anche di non poter «più restare in questo partito», per via delle sue convinzioni.
Alle primarie della Liguria, Cofferati è arrivato secondo dietro a Raffaella Paita: Cofferati aveva denunciato alcune irregolarità nelle procedure di voto, per esempio la partecipazione stranieri «che non parlano neanche italiano» e persone appartenenti all’estrema destra. Proprio ieri, il collegio dei garanti per le primarie del Partito Democratico in Liguria aveva deciso di annullare il voto in 13 seggi a causa di alcune irregolarità. La decisione, però, non cambia il risultato del voto e Raffaella Paita resta confermata candidata del PD alle elezioni regionali del prossimo maggio. Paita ha battuto Cofferati con il 52 per cento dei voti: l’annullamento dei voti nei tredici seggi, anche se ha penalizzato più Paita che Cofferati, non è bastato a colmare il divario tra i due.
Cos’è successo con le primarie
Secondo il collegio dei garanti, ha scritto il quotidiano Secolo XIX, il voto è stato annullato in alcuni seggi dove è stato permesso di votare a noti esponenti del centro destra locale, in altri dove alcuni elettori sono stati visti fotografare le schede e in altri ancora dove si sono verificate irregolarità formali (come mancanza della firma del presidente di seggio sulle schede). Le polemiche sul voto sono cominciate domenica 11 gennaio poco dopo la chiusura dei seggi, quando Cofferati ha detto di «non riconoscere» l’esito della votazione per delle gravi irregolarità che erano state denunciate (il collegio ha ricevuto in tutto 28 segnalazioni).
Tra le altre critiche fatte da Cofferati, c’è stata quella all’eccessiva presenza di stranieri in alcuni seggi: «Il fatto che votino gli stranieri residenti è più che positivo, anzi, io sono anche favorevole alla loro partecipazione alle Amministrative, ma il problema nasce quando si presentano gruppi di stranieri che non parlano neanche italiano. Dubito che siano così affascinati dai procedimenti democratici del nostro Paese se non conoscono neanche la lingua». I seggi dove è stato annullato il voto si trovano a Lavagna, Moconesi, Beverino, Albisola Superiore, Savona Villapiana, Badalucco, Perinaldo, Spezia Centro, Santo Stefano al Mare, Deiva Marina, San Lazzaro, Millesimo, Savona Lavagnola.
foto: Mauro Scrobogna /LaPresse