Storia di un ragazzo diventato meme
Kyle Craven è diventato "famoso" quando un suo amico ha caricato una sua buffa foto su internet e la sua faccia è finita dappertutto, comprese le pubblicità
di Jessica Contrera - Washington Post
La telefonata che l’ha reso famoso arrivò alle 4 del mattino, il 24 gennaio del 2012. Dormiva profondamente. Driin, driin. Anzi: il telefono vibrava. Poiché questa è una storia su come nell’era di internet la tecnologia può cambiare le nostre vite, è importante cogliere il suono giusto. Vibrazione, vibrazione. Vibrazione, vibrazione. Kyle Craven dormiva. Si trovava nella sua stanza nel nordest dell’Ohio ed era solo un ventiduenne appena laureato pronto per iniziare a lavorare nella società di costruzioni di suo padre.
Vibrazione, vibrazione. Vibrazione, vibrazione. La chiamata fu deviata nella segreteria telefonica. «Ehi, bello», disse il suo amico nel messaggio che lasciò nella sua segreteria e che Kyle avrebbe ascoltato la mattina dopo. «Ti ho appena fatto diventare una celebrità di internet».
Due anni e undici mesi dopo Kyle è ancora nel suo letto, a perdere una chiamata. Questa volta una mia chiamata. Come ho detto a molte persone, Kyle frequentava il mio liceo. O, come spiego quando racconto questa storia, Bad Luck Brian frequentava il mio liceo. Se vedo che le persone mi fissano senza capire, tiro fuori il mio cellulare e cerco la sua foto su Google: gli mostro un volto famoso su Internet. È un ragazzo biondo che indossa una polo azzurra sotto a un orrendo maglione rosso, mentre fa uno sciocco sorriso con l’apparecchio.
Sopra e sotto la sua testa ci sono grandi lettere bianche maiuscole che trasformano quella ridicola foto in un meme – una sorta di fumetto a un riquadro, nel quale i testi vengono riscritti continuamente e fatti circolare online. Lui è Bad Luck Brian, Brian Lo Sfortunato. Così come il meme “Grumpy Cat” è diventato un simbolo di quelli che sono di malumore, il meme di Kyle/Brian è diventato il simbolo di quelli a cui capita un colpo di sfortuna esilarante. I testi sopra e sotto le sue foto sono mini storie di un ragazzo a cui non ne va una giusta.
“Va a fare surf per la prima volta… uragano”
“Riceve un biglietto da una ragazza che gli piace… è un ordine restrittivo”
“Trova finalmente il coraggio di mandare una sua foto nudo… la manda alla madre”
Il primo meme fu pubblicato su Reddit da Ian Davies, che è amico di Kyle fin dalle elementari. Prese la ridicola foto di Kyle, la intitolò Bad Luck Brian (più orecchiabile di Bad Luck Kyle) e scrisse: “Fa l’esame di guida per la patente… viene fermato per un alcol test”. Per ragioni che non sapremo mai il meme prese piede su Reddit, dove i voti degli utenti fanno crescere la popolarità di un post. Dopo poco tempo Bad Luck Brian era diventato un fenomeno-della-rete. La sua faccia si trovava su Internet, sui blog e sulle pubblicità. La sua foto era stampata su magliette in vendita nei centri commerciali. Certe aziende fecero fermacarte di Bad Luck Brian e animali di pezza di Bad Luck Brian. Lui fu invitato a convention su internet in tutti gli Stati Uniti. Persone come me, che lo conoscevano di vista a scuola, si vantavano di conoscere il tizio della foto.
Per tre anni Kyle Craven è stato capace di capitalizzare la sua fama inaspettata. Su internet tre anni sono un tempo lunghissimo: abbastanza da far diventare qualcosa parte della tua identità, anche quando la fama online comincia a svanire. Io e Kyle dovremmo vederci il giorno dopo Natale, così l’ho chiamato il 24 per controllare che si ricordasse. Vibrazione, vibrazione. Nessuna risposta. Il giorno dopo mi ha scritto un messaggio per dirmi che aveva l’influenza e che aveva passato tutto il giorno a letto. Era Natale e non si sentiva ancora tanto bene. «La mia solita fortuna», mi scrive.
La stampa originale della foto in questione non esiste più, per quanto ne sappia Kyle. Quando si è sentito meglio ci siamo incontrati a casa sua, circa a 40 minuti da Cleveland. Da un ripiano in basso ha tirato fuori un annuario scolastico del 2005-2006 e ha girato le pagine con le foto in bianco e nero delle classi del primo anno. Nell’angolo in basso a sinistra c’erano due foto identiche di Kyle: in nessuna delle due ha un sorriso stupido.
«I giorni delle foto a scuola erano sempre divertenti per me», spiega. Prima di arrivare a scuola andò in un negozio di abiti usati per comprare un vecchio maglione. Poi una volta a scuola andò in palestra e si mise in coda per la sua foto. Si strofinò la faccia per farla diventare tutta rossa, socchiuse gli occhi e gonfiò la mascella quanto basta per assumere un’espressione goffa e farsi scattare quella che pensava fosse una foto geniale. La preside non fu d’accordo. Kyle dice che il giorno in cui uscirono le foto, la preside andò da lui e gli disse: «Domani rifacciamo le foto. Mi aspetto che tu ci sia». Sapeva che la foto era uno scherzo, poiché Kyle era famoso per fare il simpaticone. Una volta aveva rovinato apposta un’interpretazione di una canzone degli Hanson durante una specie di “talent show” organizzato dalla scuola. Un’altra volta era andato a scuola su un monociclo. Un’altra volta ancora aveva scartato dei panetti di burro e li aveva attaccati alle piastrelle del soffitto della caffetteria, così che rimanessero attaccate brevemente e poi cadessero sui capelli delle ignare matricole nel successivo turno per il pranzo.
«Era sempre abbastanza fuori di testa», dice ora Ian. «Correva sempre in giro, cercava sempre di far ridere gli altri. È sempre stato Kyle il matto». Kyle e Ian scannerizzarono la foto ridicola e la salvarono sui loro computer. Kyle andò a rifare la foto il giorno dopo, dove fu costretto a restituire la foto originale (che però aveva già scannerizzato). Per vendetta, comunque, convinse qualcuno dello staff dell’annuario a mettere la sua foto sulla pagina due volte.
Oggi Kyle ha un aspetto molto diverso da quello delle foto scolastiche. I suoi capelli sono più corti e da tempo si è tolto l’apparecchio. L’aspetto più riconoscibile e divertente del meme è il sorriso idiota sulla faccia di Bad Luck Brian: ma quello non è il normale sorriso di Kyle. Ecco perché non gli dà fastidio il fatto che tutto internet si sia fatto due risate sulla sua faccia: la goffaggine della foto era intenzionale. Senza contorcere la sua mascella e i suoi occhi, lui è soltanto Kyle. Difficilmente viene riconosciuto per strada.
Le persone a cui piace Bad Luck Brian, comunque, non sembrano farci caso. Quando Kyle presenzia a conferenze come il VidCon e l’Indy Pop Con, dove vende delle magliette, indossa un altro maglione. Le persone guardano la foto, guardano lui e strillano come se avessero appena vinto un pass per il backstage di internet. Fa foto con centinaia di questi fan e loro gli dicono cose come: «Quando mio padre era molto malato, guardavo sempre le foto di Bad Luck Brian per ridere un po’». Lo ringraziano, come se fosse lui a scrivere e postare i meme.
Gli è stato chiesto il consenso per usare la sua foto per pubblicità in Germania, Cile, Polonia e a Porto Rico. Ha fatto parte di campagne pubblicitarie per Volkswagen e RealPlayer. Negozia tutti i contratti da solo. Tra contratti di licenza e magliette ha stimato di aver guadagnato l’equivalente di circa 15.000 euro in tre anni. Non abbastanza da viverci, dice, «ma niente male per non aver fatto praticamente nulla». Kyle, che oggi ha 25 anni, cerca di tenere Bad Luck Brian fuori dal suo vero lavoro.
Bad Luck Brian è un ragazzo che «organizza la sua festa di compleanno… e non viene invitato». Kyle è un ragazzo il cui lavoro è costruire chiese. Questo è quello che fa la società di costruzioni di suo padre. Kyle fa il supervisore delle parti mobili nei cantieri delle chiese. Lavora duro per essere Kyle. Dopo una giornata trascorsa nella chiesa in costruzione, va a casa e scrive liste di cose da fare sulle lavagne cancellabili che ha dappertutto nel suo ufficio. Telefona agli appaltatori e i fornitori, fa conti. Gioca con il suo cane, Louis, ed esamina progetti. Quando il suo lavoro è finito, va su Reddit. Se fa scorrere la pagina abbastanza, prima o poi si imbatte sempre sull’altra versione di se stesso.
Occasionalmente Kyle riceve ancora email o telefonate da persone che vogliono usare Bad Luck Brian in una campagna pubblicitaria. A dicembre glielo ha chiesto una società che produce birra in Baviera. «È una di quelle cose che un giorno mostrerò ai nipotini, no?». Quando Kyle va a dormire, il suo cellulare non è mai lontano: potrebbe vibrare in qualsiasi momento, per avvisarlo della prossima opportunità per rimanere un-fenomeno-di-internet.
©Washington Post 2015