La trascrizione della telefonata di Chérif Kouachi a un giornalista francese
Uno dei due sospettati dell'attacco a Charlie Hebdo ha detto di essere stato inviato da "al Qaida in Yemen" e di avere attaccato chi "uccide i bambini in Iraq, Siria e Afghanistan"
Venerdì mattina il giornalista francese Igor Sahri ha intervistato via telefono Chérif Kouachi, una delle due persone che mercoledì hanno compiuto l’attacco alla redazione del settimanale francese Charlie Hebdo, uccidendo 12 persone (Kouachi è morto durante un’operazione di polizia a Dammartin-en-Goële, nel dipartimento di Senna e Marna). L’audio della telefonata è stato poi diffuso nel pomeriggio dalla televisione BFM, un canale di news francese. Non è ancora chiaro come Sahri sia riuscito ad ottenere un’intervista con Kouachi.
Nell’intervista Kouachi racconta di essere andato in Yemen e di essere stato addestrato dall’AQAP – la divisione locale di al Qaida, considerata la più pericolosa di tutta l’organizzazione – e che è stata l’organizzazione ad “inviarlo” in Francia. Ha anche aggiunto di avere avuto contatti e di essere stato finanziato da Anwar al Awlaki, il predicatore con cittadinanza statunitense dell’AQAP che aveva reclutato anche Saïd (ucciso nel 2011 in seguito a un attacco coi droni dell’esercito americano: non sono molto chiari i tempi di questo presunto “finanziamento”). Di seguito, l’audio e la trascrizione dell’intervista.
Kouachi: Noi siamo i difensori del Profeta, sia benedetto, e io, Chérif Kouachi, sono stato mandato da al Qaida in Yemen. OK?
Sahiri: Va bene.
Kouachi: Sono andato laggiù, ed è stato Anwar al Awlaki a finanziarmi.
Sahiri: Va bene, e questo quanto tempo fa, più o meno?
Kouachi: Prima che lui fosse ucciso.
Sahiri: Quindi sei tornato in Francia da poco?
Kouachi: No, già da molto tempo. [incomprensibile]
Sahiri: OK, assieme a te c’è solo tuo fratello?
Kouachi: Non è un tuo problema.
Sahiri: C’è qualcuno dietro agli attacchi?
Kouachi: Non è un tuo problema.
Sahiri: Va bene. Pensate di uccidere ancora?
Kouachi: Uccidere chi?
Sahiri: Non lo so, è solo una domanda.
Kouachi: Hanno ucciso dei civili, le due persone che state cercando?
Sahiri: Voi avete ucciso dei giornalisti.
Kouachi: No, ma le due persone che state cercando hanno ucciso dei civili?
Sahiri: Cherif, hai ucciso qualcuno questa mattina?
Kouachi: Non siamo degli assassini. Noi difendiamo il Profeta. Non uccidiamo le donne, non uccidiamo nessuno. Difendiamo il profeta. Se qualcuno offende il profeta, non c’è problema, lo possiamo uccidere. Ma non uccidiamo le donne. Non siamo come voi. Voi siete quelli che uccidete i bambini musulmani in Iraq, in Siria, in Afghanistan. Noi no. Abbiamo un codice d’onore, nell’Islam.
Sahiri: Beh, vi siete vendicati. Avete ucciso 12 persone.
Kouachi: È vero, dici bene. Ci siamo vendicati. L’hai detto tu stesso.
foto: CLIENTSFRENCH POLICE/AFP/Getty Images