• Mondo
  • Sabato 10 gennaio 2015

Je suis Charlie

Foto di cartelli, muri, magliette e piste da sci di tutto il mondo, con la scritta che avrete visto girare di più in questi giorni a sostegno di Charlie Hebdo

A pedestrian walks past graffiti that reads "Je suis Charlie" (I am Charlie), referring to the movement in solidarity with the victims of the attack on the Paris offices of the satirical French publication Charlie Hebdo, in east London on January 10, 2015. French forces were frantically hunting for the girlfriend of an Islamist gunman as the country mourned 17 dead in three blood-soaked days that shook the nation to its core. After President Francois Hollande warned the threats facing France "weren't over" and Islamist groups issued chilling warnings of fresh attacks, authorities pursued 26-year-old Hayat Boumeddiene, said to be "armed and dangerous." AFP PHOTO / JUSTIN TALLIS -- RESTRICTED TO EDITORIAL
A pedestrian walks past graffiti that reads "Je suis Charlie" (I am Charlie), referring to the movement in solidarity with the victims of the attack on the Paris offices of the satirical French publication Charlie Hebdo, in east London on January 10, 2015. French forces were frantically hunting for the girlfriend of an Islamist gunman as the country mourned 17 dead in three blood-soaked days that shook the nation to its core. After President Francois Hollande warned the threats facing France "weren't over" and Islamist groups issued chilling warnings of fresh attacks, authorities pursued 26-year-old Hayat Boumeddiene, said to be "armed and dangerous." AFP PHOTO / JUSTIN TALLIS -- RESTRICTED TO EDITORIAL

A partire da poche ore dopo l’attacco terroristico di mercoledì scorso alla sede del settimanale Charlie Hebdo a Parigi, su Twitter moltissime persone hanno cominciato a scrivere messaggi di solidarietà utilizzando l’hashtag #JeSuisCharlie: è stato usato più di cinque milioni di volte ed è diventato uno degli hashtag più popolari di sempre (qui c’è una bella mappa sulla diffusione dell’hashtag nelle ore dopo l’attentato). Per fare dei paragoni: #Ferguson ha avuto 3,5 milioni di occorrenze in meno di un giorno, dopo la sentenza sul poliziotto che ha ucciso Michael Brown, mentre #WorldCupFinal fu incluso in 32,1 milioni di tweet. Negli ultimi tre giorni “Je Suis Charlie” è stato scritto sui cartelli esposti nelle moltissime manifestazioni a sostegno di Charlie Hebdo in tutto il mondo, su muri, magliette, giornali, perfino su piste da sci. La frase è comparsa sul tetto del grattacielo di Axel Springer, il grande gruppo editoriale tedesco che pubblica tra le altre cose il quotidiano Die Welt, e sulla copertina del numero di questa settimana di Internazionale, mentre sull’Arco di Trionfo è stata proiettata la scritta “Paris est Charlie”. Oggi in Francia hanno manifestato circa 700mila persone: per domani è prevista la grande marcia della repubblica a Parigi.