Mercoledì 7 gennaio due uomini incappucciati e armati sono entrati nella sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo a Parigi e hanno ucciso 12 persone. La notizia è oggi in apertura sulla gran parte dei quotidiani del mondo, anche se mancano ancora le prime pagine dei giornali dei paesi del continente americano per questioni di fuso orario. Molti parlano di “massacro”, di “attacco alla libertà” o riportano la frase “Io sono Charlie” circolata sui social network subito dopo la sparatoria. Altri, pochi, scelgono invece titoli più descrittivi. Alcuni hanno infine delle vignette anche piuttosto forti – come quella dell’Indipendent con un dito medio che esce da una pagina di Charlie Hebdo – o hanno pubblicato (anche a tutta pagina) delle copertine del settimanale satirico (il tedesco Berliner Zeitung ha sia la prima che l’ultima pagina coperta da un collage di copertine con il titolo, in francese, “Vive la Liberté”).