È stata trovata la coda dell’aereo di AirAsia
Potrebbe contenere le scatole nere per ricostruire gli ultimi minuti del volo QZ8501, precipitato nel Mar di Giava il 28 dicembre 2014
La coda dell’aereo di AirAsia scomparso dai radar lo scorso 28 dicembre 2014, mentre era in volo tra Surubaya in Indonesia e Singapore, è stata trovata nel Mar di Giava dopo giorni di ricerche coordinate dalle autorità indonesiane. Il ritrovamento è tra i più importanti effettuati finora e dovrebbe permettere di comprendere meglio quali siano state le cause dell’incidente del volo QZ8501, che trasportava 162 persone: nella coda di solito sono collocate le “scatole nere”, cioè i dispositivi che registrano le manovre eseguite dall’aereo e le ultime due ore di comunicazioni tra i piloti e il personale a terra.
La coda dell’aereo, un Airbus A320-216, è stata trovata dalle squadre di ricerca che da giorni perlustrano la porzione di mare dove sono stati trovati alcuni detriti e i corpi di parte dei passeggeri. Finora sono stati recuperate 40 persone morte ma secondo le autorità indonesiane molti altri cadaveri potrebbero trovarsi ancora all’interno della fusoliera dell’aereo, che si ipotizza si sia inabissata dopo l’incidente. Le ricerche si stanno quindi concentrando per trovare il maggior numero possibile di rottami, in modo da recuperare le 122 persone che ancora risultano disperse.
A partire da martedì 6 gennaio si è deciso di estendere ulteriormente le aree di ricerca perché le forti correnti nel Mar di Giava potrebbero avere spinto i detriti alla deriva, rispetto al punto dei primi ritrovamenti. La stessa coda dell’aereo è stata trovata in un’area più distante. Alle ricerche lavorano centinaia di persone che utilizzano diversi aerei da ricognizione e una trentina di imbarcazioni di vario tipo. Le operazioni sono spesso rallentate dalle condizioni del mare e del meteo, che rendono difficile la navigazione.