Il viadotto crollato in Sicilia
Era stato inaugurato il 23 dicembre a Palermo ma è stato chiuso 7 giorni dopo in seguito a un cedimento della strada: se ne parla molto sui giornali
Il 30 dicembre scorso l’Anas ha chiuso un tratto della Strada Statale 121 tra Palermo e Agrigento, all’altezza del chilometro 227, in seguito a un parziale cedimento della carreggiata: si è aperta una profonda spaccatura e metà carreggiata è sprofondata di qualche metro (nessuno stava passando di lì al momento del crollo). La notizia sta avendo una certa diffusione sui giornali e sui siti di news perché il viadotto lungo il quale si è verificato il cedimento – la variante di “Scorciavacche”, vicino al comune di Mezzojuso, in provincia di Palermo – era stato inaugurato e aperto al traffico sette giorni prima, il 23 dicembre, con un anticipo di tre mesi rispetto ai tempi previsti.
La costruzione della variante di “Scorciavacche” è costata 13 milioni di euro e fa parte di un progetto di ammodernamento, ampliamento e restauro di un lungo tratto della Statale 121 già precedentemente approvato dall’Anas. La procura di Termini Imerese (Palermo) ha avviato un’indagine per crollo colposo e l’area è stata sequestrata. In un tweet pubblicato domenica 4 gennaio, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha chiesto che siano resi noti i responsabili dell’incidente.
Viadotto Scorciavacche,Palermo. Inaugurato il 23 dic,crolla in 10 giorni. Ho chiesto a Anas nome responsabile. Pagherà tutto #finitalafesta
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 4 Gennaio 2015