Lo scambio Fernando Torres-Alessio Cerci
Il Milan e l'Atletico Madrid si scambieranno due giocatori arrivati in estate con grandi aspettative, ma che finora hanno giocato poco e male
Fernando Torres e Alessio Cerci sono i due calciatori al centro di uno scambio dato per certo da diverse ricostruzione di giornali sportivi: il Milan e l’Atletico Madrid hanno concluso che nella prossima sessione di calciomercato – che in Italia inizierà il 5 gennaio – il 30enne attaccante spagnolo Fernando Torres passerà all’Atletico Madrid (la squadra in cui è cresciuto, e di cui è stato capitano), mentre al Milan sarà ceduto Alessio Cerci, attaccante esterno italiano di 27 anni. La notizia dello scambio – che non è ancora ufficiale anche se è data come sicura da tutti i giornali sportivi italiani e spagnoli – è arrivata un po’ a sorpresa: sia Cerci che Torres sono stati acquistati dalle rispettive squadre pochi mesi fa. Finora hanno giocato poco e male, nonostante le notevoli aspettative nei loro confronti (entrambi hanno segnato un unico gol in stagione). Torres era passato dal Chelsea al Milan a fine agosto, in prestito per due anni, mentre Cerci era stato comprato nello stesso periodo dall’Atletico Madrid, che lo ha pagato circa 15 milioni di euro al Torino.
Per ora, di ufficiale, c’è stata solo la cessione di Torres dal Chelsea al Milan, dove fino a pochi giorni fa giocava solamente in prestito. La cessione è considerata l’operazione preliminare al vero e proprio “scambio”: Torres e Cerci, infatti, dovrebbero essere ceduti in prestito gratuito alle rispettive nuove squadre per 18 mesi, rimanendo formalmente di proprietà di quelle attuali. Secondo la Gazzetta dello Sport, l’Atletico Madrid contribuirà parzialmente allo stipendio di Torres, che è di circa quattro milioni di euro netti (il doppio di quello di Cerci). Molti giornali e siti sportivi hanno poi riportato una specie di tentativo di “disturbo” nella trattativa da parte dell’Inter, che avrebbe tentato di fare pressione direttamente sul giocatore senza prima accordarsi con l’Atletico Madrid (l’Inter, sulla questione, non ha fatto dichiarazioni ufficiali).
Cerci e Torres si trovano in momenti diversi della propria carriera: Cerci ha 27 anni e viene dalle due ottime stagioni col Torino fra il 2012 e il giugno del 2014, in cui ha giocato 73 partite e ha segnato 21 gol, risultando spesso il migliore in campo. Fino a qualche anno fa, Cerci aveva però la reputazione di giocatore volubile e poco costante, nonostante ai tempi delle giovanili della Roma (con cui ha esordito in Serie A a 16 anni) venisse considerato una specie di fenomeno. In molti pensavano che la sua cessione all’Atletico Madrid – che l’anno scorso ha vinto il campionato spagnolo, è ancora in gara in Champions League ed è una delle più forti squadre europee – avrebbe portato Cerci a migliorare ancora. Sembra però che dopo pochi mesi Cerci tornerà a giocare in un campionato al momento meno prestigioso di quello spagnolo, e in una squadra che non gioca competizioni europee (e in queste ore Cerci sta venendo molto preso in giro per un post su Facebook di giugno, scritto dalla sua fidanzata, che diceva: “Saluti Serie A, noi ce ne andiamo nel calcio che conta”).
Torres, invece, era considerato anni fa uno degli attaccanti più forti in circolazione. Da circa tre anni ha cominciato a giocare meno bene, perdendo progressivamente il posto da titolare nel Chelsea e nella nazionale spagnola. Torres era stato l’acquisto più significativo del Milan di questa estate.
Sia Torres che Cerci hanno deluso parecchio in questi primi mesi di stagione: Torres ha giocato dieci partite col Milan segnando un solo gol, contro l’Empoli, e finendo spesso in panchina (anche per via di un infortunio: ha giocato la sua ultima partita ufficiale il 23 novembre contro l’Inter). Il Milan, inoltre, ha trovato una relativa stabilità con un modulo che al centro dell’attacco non prevede un centravanti “vero” come Torres, bravo di testa e negli ultimi passaggi, ma una mezzapunta che si muove molto come Jérémy Ménez. Nelle ultime partite, fra l’altro, Inzaghi ha preferito fare entrare dalla panchina un altro centravanti della rosa, il 30enne italiano Giampaolo Pazzini.
Cerci, fra campionato spagnolo, Champions League e coppa nazionale, ha giocato nove partite, mai più di 25 minuti a partita. Ha segnato un unico gol: in Champions League contro il Malmö, il 22 ottobre, quando la partita era già sul 4-0.
Almeno sulla carta, dal punto di vista tattico lo scambio ha senso: il Milan avrà un potenziale attaccante esterno titolare e un solo centravanti “d’emergenza” – Pazzini – mentre l’Atletico Madrid otterrà una valida alternativa al centravanti titolare, il forte croato Mario Mandžukić. Il trasferimento potrà essere ufficializzato, su contratto, non prima del 5 gennaio.
nella foto, Fernando Torres (Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)