In Svezia non si va più a elezioni anticipate
Il partito del primo ministro socialdemocratico ha trovato un accordo con le forze moderate per approvare in Parlamento la legge di bilancio: l'estrema destra è rimasta isolata
Sabato 27 dicembre il primo ministro svedese, Stefan Lofven, ha annunciato che le elezioni anticipate indette lo scorso 3 dicembre non si faranno più. Il partito di Lofven – il partito Socialdemocratico – è riuscito a raggiungere un accordo sulla nuova legge di bilancio con i Verdi e la cosiddetta “alleanza dei quattro partiti”, formata dalle quattro principali formazioni moderate e di centro-destra della Svezia. L’accordo ha isolato i Democratici Svedesi, un partito di estrema destra, e ha messo fine ad uno dei momenti politicamente più difficili vissuti dalla Svezia negli ultimi anni. Nel paese non si tenevano elezioni anticipate dal 1958.
La crisi è stata causata proprio dai Democratici Svedesi, che dopo le ultime elezioni erano diventati l’ago della bilancia tra centro-destra e centro-sinistra in Parlamento. Nel sistema politico svedese è possibile formare governi di minoranza, ma è comunque necessaria una maggioranza parlamentare per approvare le leggi, come quelle di bilancio. Tradizionalmente si sono sempre trovati accordi tra le forze parlamentari per evitare che i lavori del Parlamento venissero bloccati, ma lo scorso 3 dicembre i Democratici Svedesi hanno votato a sorpresa contro la legge di bilancio proposta dal governo. Il voto aveva spinto Lofven ad annunciare le elezioni anticipate (si parlava del 22 marzo, ma la data del voto non era stata ancora comunicata ufficialmente).
L’annuncio di elezioni anticipate era arrivato in maniera imprevista: il governo si era insediato soltanto tre mesi fa, dopo che la coalizione di centrosinistra aveva vinto le elezioni dello scorso settembre (con il 43,7 per cento dei voti). L’alleanza di centrodestra, guidata dal primo ministro uscente Fredrik Reinfeldt, si era invece fermata al 39,3 per cento. Il partito che aveva ottenuto più voti era stato il Partito Socialdemocratico Svedese di centrosinistra guidato da Lofven con il 31,2 per cento, seguito dal Partito Moderato di centrodestra, che aveva ottenuto il 23,2 per cento. I Democratici Svedesi aveva invece hanno raddoppiato i loro voti diventando la terza forza in Parlamento e ottenendo il 12,9 per cento.
Nella nuova legge di bilancio, quella che avrebbe dovuto essere approvata mercoledì 3 dicembre, il governo proponeva di alzare le tasse per riuscire a spendere di più per le scuole, per i programmi di assistenza sociale e per creare posti di lavoro. Per la legge svedese, il primo ministro non poteva proclamare ufficialmente le nuove elezioni prima del 29 dicembre, quindi è stato possibile continuare a trattare con i partiti di centro e centro-destra e trovare un accordo.