Il 2014 in fotografie
Le più belle, le più impressionanti, le più spettacolari, tristi o commoventi: quelle che ricorderemo, nell'annuale selezione del Post (consiglio: fermatevi e prendetevi 10 minuti)
Rileggendo quello che scrivevamo alla fine del 2013 sulle fotografie che raccontavano l’anno passato, ci siamo accorti che nel 2014 sono mancati eventi “ufficiali” entrati nell’iconografia delle news mondiali come un matrimonio reale, un nuovo Papa, un funerale di grande statista sudafricano, un nuovo presidente del più potente paese del mondo. Così le cose si sono un po’ disordinate, in queste foto “storiche” (raccontano la storia, o una storia), ma a trovarlo un filo c’è e viene dal filo precedente: i due del matrimonio reale ora hanno un bambino in braccio, un altro bambino è in braccio al nuovo Papa, un bambino è in braccio all’ex presidente del più potente paese del mondo e al potenziale futuro presidente del più potente paese del mondo; quello attuale fa la faccia cattiva, ma per scherzo, e poi abbraccia una malata della malattia più grave dell’anno, che ha altre immagini a raccontarla; intanto davanti al nuovo Papa un uccello nero aggressivo attacca un uccello bianco piacifico, ma c’è anche un uccello bianco aggressivo: le cose sono sempre complicate. E poi ci sono cieli neri, gatti bianchi e neri, comete, e due che si sono sposati davanti a tutto il mondo, a Venezia. E in mezzo, altri momenti, cose, scene, fotografati e consegnati alla nostra comprensione di questi tempi. Chissà quanti ne ricorderemo tra un anno o tra dieci: questi per esempio sono quelli del 2012, e già oggi sono “passato” affascinante.
Ogni anno spieghiamo che con l’attenzione che il Post mette nelle fotografie, nella loro qualità, nella loro efficacia nello spiegare e mostrare cose che con le parole non ci si arriverebbe mai (“a picture is worth a thousand words”, dicono gli inglesi da sempre, insieme a quell’altra sulla mela al giorno), con quell’attenzione dicevamo, e con l’amore vero che abbiamo per molte delle fotografie che ci passano sotto gli occhi durante un anno, avremmo potuto costruire una raccolta molto più lunga di questa. Abbiamo invece provato a ridurla il più possibile, perché sfogliare l’album di foto non è più quella pratica che si faceva una volta sul divano, sorseggiando del tè e facendo andare la testa ai ricordi, sollevando lo sguardo estatico o commosso verso il soffitto (attività da distinguere dall’incubo proiezione-delle-diapo, uno dei momenti bui della storia dell’umanità, se volete che parliamo di pericoli della tecnologia). E quindi lo sappiamo che le troverete bellissime ma cliccherete come dei forsennati, riuscendo a cogliere solo pezzetti di tutto quello che raccontano: noi le pubblichiamo grandi apposta ma voi provate ad andare un po’ più piano, per qualche minuto.
Il tempo di finire, e staremo già fotografando il 2015.