Come comprare un’isola greca
Ce ne sono in vendita venti, le più economiche costano pochi milioni di euro: è un mercato in aumento, anche a causa della crisi, ma ci sono diversi problemi
Pochi giorni fa il Wall Street Journal ha dedicato un articolo su un mercato piuttosto bizzarro e originale, riservato però a chi può disporre di notevoli somme di denaro: il mercato delle isole greche. Al momento, ha scritto il WSJ, ce ne sono in vendita 20: alcune costano pochi milioni di euro, per altre il prezzo di acquisto supera i cento milioni di euro. Il costo dipende da una serie di fattori: dimensioni, accesso all’acqua potabile e all’elettricità e la possibilità o meno di costruirci qualcosa sopra. Le più economiche sono poco più di scogli con qualche albero e cespuglio, mentre le più grandi sono coperte di boschi e dotate di moli per poter ancorare il proprio yacht.
Tradizionalmente le isole greche non venivano messe in vendita e la proprietà restava nelle mani della stessa famiglia per generazioni. Le leggi greche, tuttavia, sono cambiate di recente, rendendo l’acquisto molto più facile. L’interesse dei venditori è aumentato e i prezzi sono scesi almeno del 30 per cento rispetto ai livelli pre-crisi. Fino ad oggi, la più famosa isola privata della Grecia era Skorpios, circa un chilometro quadrato di superficie e affacciata sul Mar Ionio. Skorpios era di proprietà dell’armatore greco Aristotele Onassiss ed è un luogo piuttosto significativo per la sua famiglia. Qui nel 1968 Onassis celebrò il suo matrimonio con Jaqueline Kennedy e sempre sull’isola venne sepolto nel 1975. Nel 2013 la nipote di Onassis ha accettato di vendere l’isola al miliardario russo Dmitry Ribolovlev, che l’ha regalata a sua figlia Ekaterina, 25 anni. Il prezzo della transazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 125 milioni di euro.
La storia di Skorpios è comune a molti altri proprietari di isole greche. Dopo aver mantenuto il possesso delle isole per generazioni, in molti oggi – a causa della crisi e dell’aumento delle tasse – non hanno più il denaro per la loro gestione e manutenzione. Un agente immobiliare greco ha raccontato al Wall Street Journal: «Ho clienti che mi dicono che hanno bisogno di vendere il più in fretta possibile e che non possono più permettersi di pagare le tasse sulla proprietà».
La vendita di Skorpios, nell’aprile 2013, ha causato un improvviso aumento di interesse in tutto il mondo per le isole greche. Molti intermediari hanno iniziato a contattare i proprietari delle isole per conto di clienti anonimi. Alla fine dello scorso anno un fondo di investimento greco ha acquistato per circa cinque milioni di euro l’isoletta di Oxia (poche isole più a sud di Skorpios), uno scoglio montuoso coperto da una bassa vegetazione. Secondo diverse indiscrezioni, il fondo avrebbe operato per conto di Hamad bin Khalifa Al-Thani, ex emiro del Qatar.
Comprare un’isola greca comporta però un’altra serie di difficoltà. Anzitutto la burocrazia: è necessario superare 32 diverse pratiche burocratiche, e sottoporsi a un controllo con cui il governo greco si accerta che il compratore non sia un pericolo per la “sicurezza nazionale”. C’è poi la questione della privacy: in Grecia tutte le spiagge sono pubbliche, comprese quelle delle isole private. E questo significa che chiunque sia dotato di barca potrebbe gettare l’ancora davanti a un’isola privata, farsi il bagno e sdraiarsi sulla spiaggia.