È un prototipo sperimentato di recente e mostra come la Cina si stia preparando ad attaccare l’isola, che considera parte del suo territorio

Il grande pontile cinese per la possibile invasione di Taiwan

La camera bassa ha approvato una modifica che introduce la nozione del "consenso", dopo un dibattito durato anni e su cui ha influito il processo di Gisèle Pelicot

Un primo passo in Francia per cambiare la legge sullo stupro

Costa poco più di 12 euro ed è necessaria per le persone residenti nell'Unione Europea, con qualche eccezione 

Da oggi per entrare nel Regno Unito serve un’autorizzazione

Un'elezione locale per la Corte Suprema del Wisconsin sta alimentando un dibattito nazionale sulla impopolarità di Musk

L’appoggio di Elon Musk ha danneggiato il giudice Repubblicano Brad Schimel?

Sarà la sua prima visita in un paese che in teoria sarebbe obbligato ad arrestarlo: il governo ungherese ha già detto che non lo farà

Oggi Netanyahu va in Ungheria, nonostante il mandato di arresto internazionale

La condanna di Marine Le Pen in Francia ha riaperto un dibattito su magistratura, democrazia e populismo, che è strumentalizzato un po' dappertutto

I giudici e la politica, di nuovo

La fessura vulcanica nel sud-ovest dell'Islanda si è riaperta

Grindavík è di nuovo evacuata per un’eruzione

La serie tv sta mettendo molta pressione sui Laburisti per limitare l'uso degli smartphone a scuola

Keir Starmer non se la caverà dicendo che gli è piaciuta “Adolescence”

Trump ha eliminato la possibilità di lavorare da remoto, ma negli edifici non c'è spazio e in alcuni casi manca persino la carta igienica 

Il caotico ritorno in ufficio dei dipendenti federali statunitensi

Ne parlano tutti, ma non è l'unico modo per trattare fatti come la guerra in Ucraina, né il migliore

Cosa non spiega la geopolitica

I tori sono indifferenti al rosso, non fu Edison a inventare la lampadina, Coca-Cola non ha inventato Babbo Natale, la Muraglia cinese dallo Spazio non si vede: minicatalogo di cose sbagliate in cui crediamo

50 convinzioni errate

«Luke, sono tuo padre», per esempio, non l'ha mai detto nessuno

Frasi dei film che citiamo male

<p>Domenica 14 dicembre la polizia turca <a href="http://www.reuters.com/article/2014/12/14/us-turkey-media-idUSKBN0JS04V20141214?feedType=RSS&amp;feedName=topNews&amp;utm_source=twitter">ha arrestato</a> almeno 23 persone (il <em>Wall Street Journal</em> <a href="http://www.wsj.com/articles/turkish-police-launch-operation-against-supporters-of-erdogan-rival-1418554108">dice</a> 27) in tredici province della Turchia, tra cui molti giornalisti che lavorano nei media critici verso il governo. Tra le persone fermate <a href="http://www.hurriyetdailynews.com/turkish-police-raid-newspaper-detain-head-of-broadcaster.aspx?pageID=238&amp;nID=75588&amp;NewsCatID=341">ci sono anche Ekrem Dumanli</a>, direttore di <em><a href="http://www.zaman.com.tr/haber">Zaman</a></em>, il più grande quotidiano del paese e Hidayet Karaca a capo della televisione <a href="http://edition.cnn.com/2014/12/14/world/europe/turkey-media-crackdown/"><em>Samanyolu</em></a>. L&#8217;accusa nei confronti delle persone arrestate è di avere cospirato, insieme a Fethullah Gülen (un religioso turco che vive in una sorta di esilio auto-imposto negli Stati Uniti) per rovesciare l&#8217;attuale governo guidato dall&#8217;ex ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu. Nei prossimi giorni ci saranno molto probabilmente nuovi arresti, visto che sono stati emessi anche altri mandati di cattura.</p>

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<p>Domenica a Istanbul, un grande folla si era radunata fuori dagli uffici di <em>Zaman</em> prima dell&#8217;arrivo della polizia perché gli arresti erano stati annunciati su Twitter da <a href="https://twitter.com/FuatAvniEng">Fuat Avni</a>, un misterioso giornalista che negli ultimi mesi ha anticipato diverse operazioni della polizia (<a href="http://mashable.com/2014/12/11/twitter-warning-journalists-arrest-turkey/#:eyJzIjoidCIsImkiOiJfcXVqOWMyOHFpcGlkNXpoZCJ9">a volte prendendoci a volte sbagliandosi</a>). Negli scorsi giorni Fuat Avni aveva pubblicato una lista di decine di giornalistaiche secondo lui sarebbero stati arrestati. Nei confronti di molti di loro domenica è stato effettivamente emesso un mandato di cattura.</p>
<blockquote class="twitter-tweet" lang="it"><p>2. A new operation will start on Dec. 14 or 15 and will continue until Dec. 25. Deputy Chief Public Prosecutor Orhan Kapıcı is in charge.</p>
<p>— Fuat Avni Eng (@FuatAvniEng) <a href="https://twitter.com/FuatAvniEng/status/543886491316154369">13 Dicembre 2014</a></p></blockquote>
<p>&nbsp;</p>
<p>L&#8217;operazione di domenica è probabilmente la più grande e spettacolare di una lunga serie con cui nell&#8217;ultimo anno il presidente della repubblica Recep Tayyip Erdogan e il governo del suo partito (il Partito Giustizia e Sviluppo, AKP la sigla in turco) hanno colpito gli oppositori, la magistratura e le stesse forze di polizia. Secondo molti osservatori, queste operazioni sono una risposta al <a href="https://www.ilpost.it/2013/12/21/scandalo-turchia-corruzione-hizmet/">grande scandalo della corruzione</a> nel governo turco rivelato quasi esattamente un anno fa.</p>
<p>All&#8217;epoca, la magistratura turca autorizzò una serie di operazioni di polizia che portarono all&#8217;arresto con l&#8217;accusa di corruzione di decine di persone legate all&#8217;AKP. Lo scandalo causò le dimissioni di tre ministri e molte critiche all&#8217;allora primo ministro Erdogan, anche da parte di alcuni alleati minori. Erdogan, comunque, è riuscito a mantenere un consenso interno al paese molto alto, come ha dimostrato <a href="https://www.ilpost.it/2014/03/31/risultati-elezioni-turchia/">l&#8217;importante vittoria</a> nelle elezioni amministrative e la sua elezione a <a href="https://www.ilpost.it/2014/08/09/elezioni-presidenziali-turchia/">presidente della repubblica</a>.</p>
<p>Allo stesso tempo Erdogan ha iniziato una specie di &#8220;contrattacco&#8221; nei confronti delle forze che, secondo lui, hanno manipolato la magistratura per creare lo scandalo, le stesse che finanzierebbero i giornali dell&#8217;opposizione, come <em>Zaman</em>. Anche se non lo ha quasi mai esplicitamente nominato, Erdogan ritiene che il suo &#8220;nemico&#8221; sia Fethullah Gülen: il predicatore musulmano Gülen (che vive in Pennsylvania dal 1999 e che ha sempre negato di lavorare contro il governo) ha creato una grande rete di scuole private e religiose in tutto il Medio Oriente, ha fondato un movimento, <em>Hizmet</em> (“servizio”), di cui secondo Erdogan fanno parte molti esponenti della magistratura e delle forze dell’ordine turche. <em>Zaman</em>, così come gli altri media colpiti dagli arresti di oggi, è considerato molto vicino al movimento di Gülen.</p>
<p>Secondo Erdogan e i suoi alleati, <em>Hizmet</em> rappresenta uno «stato nello stato», una specie di organizzazione segreta che ha l&#8217;obiettivo di rovesciare l&#8217;attuale governo. Il governo <a href="https://www.ilpost.it/2014/01/07/crisi-turchia-erdogan/">ha usato</a> queste accuse per giustificare la rimozione o il trasferimento di centinaia di agenti di polizia e magistrati coinvolti nelle operazioni dello scorso dicembre e per far approvare dal parlamento una serie di nuove leggi che limitano la libertà della magistratura e della stampa.</p>
<p>Nel frattempo, ci sono state diverse reazioni agli arresti di domenica. Dal Giappone, il leader del principale partito di opposizione al governo (quello del Partito Repubblicano del Popolo, CHP) ha <a href="http://www.bbc.com/news/world-europe-30471996">detto</a> che quello che è successo è un &#8220;colpo di stato&#8221;. Federica Mogherini, Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, e il commissario alla Politica di vicinato Johannes Hahn hanno dichiarato in un comunicato congiunto che gli arresti dei giornalisti «vanno contro i valori europei e gli standard a cui la Turchia aspira di fare parte» e sono «incompatibili con la libertà di stampa, che è il fondamento della democrazia». Hanno inoltre aggiunto che l&#8217;Unione europea si aspetta che «i principi di presunzione di innocenza prevarranno e anche l’inalienabile diritto a un&#8217;indagine giusta e indipendente, nel caso di presunti illeciti, nel pieno rispetto dei diritti della difesa».</p>

Mondo

Ekrem Dumanli

Fethullah Gulen

hizmet

Recep Tayyip Erdoğan

turchia

zaman

Il direttore di Zaman, Ekrem Dumanli, mentre viene portato via dalla polizia turca, fuori dalla sede del suo giornale a Istanbul, il 14 dicembre 2014.
(OZAN KOSE/AFP/Getty Images)

Turchia arresti

<p>I giornalisti di Zaman tengono in mano dei cartelli con scritto: "La stampa libera non può essere messa a tacere", durante una protesta contro gli arresti compiuti dalla polizia turca a Istanbul, il 14 dicembre 2014.<br />
(OZAN KOSE/AFP/Getty Images)</p>


<p>Giornalisti e sostenitori di Zaman fuori dalla sede del giornale a Istanbul, mentre protestano per gli arresti compiuti dalla polizia il 14 dicembre 2014.<br />
(OZAN KOSE/AFP/Getty Images)</p>


<p>Giornaliste di Zaman tengono in mano dei cartelli con scritto: "La stampa libera non può essere messa a tacere", durante una protesta contro gli arresti compiuti dalla polizia turca a Istanbul, il 14 dicembre 2014.<br />
(OZAN KOSE/AFP/Getty Images)</p>


<p>Il direttore di Zaman, Ekrem Dumanli, in mezzo a una folla di giornalisti e sostenitori mentre viene portato via dalla polizia turca, fuori dalla sede del suo giornale a Istanbul, il 14 dicembre 2014.<br />
(OZAN KOSE/AFP/Getty Images)</p>


<p>Il direttore di Zaman, Ekrem Dumanli, mentre viene portato via dalla polizia turca, fuori dalla sede del suo giornale a Istanbul, il 14 dicembre 2014.<br />
(OZAN KOSE/AFP/Getty Images)</p>


Tra cui il direttore del più grande quotidiano turco: sono accusati di cospirazione contro il governo, ma molti credono che sia una mossa di Erdogan per colpire le opposizioni

Gli arresti dei giornalisti in Turchia

Gli arresti dei giornalisti in Turchia

Gli arresti dei giornalisti in Turchia

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