Le migliori scene dei film di lotta
Le hanno scelte due giornalisti di Grantland, assegnando dei premi per la migliore scena "uno contro tutti" e per il migliore urlo/grugnito/dolore durante un combattimento
Shea Serrano e Jason Concepcion, due giornalisti del magazine americano di cultura pop Grantland, hanno scritto un lungo articolo sui film incentrati sulla lotta o che in generale contengono almeno una scazzottata – tema del quale sembrano intendersene molto. Serrano e Concepcion hanno poi assegnato diversi premi ipotetici, come quello per la migliore scena di combattimento di un personaggio contro tutti, quello per i migliori “urli” fatti durante una scena, e così via. I premi sono moltissimi, ed è compresa un’estesa classifica dei migliori personaggi-lottatori nel cinema recente: ne riportiamo i cinque più notevoli, per i quali Serrano e Concepion hanno scelto di indicare un film a testa, prendendo anche un po’ in giro se stessi e la loro passione per questo genere di film.
1. Miglior combattimento “uno contro tutti”
Secondo Concepcion, la migliore scena dell'”uno contro tutti” è contenuta in The Protector – La legge del Muay Thai, un film thailandese del 2005 uscito in Italia nel 2007. È uno dei film più famosi di cui è protagonista Tony Jaa, attore thailandese 38enne esperto di arti marziali che ha fatto molti film dove mostra le sue abilità fisiche (Jaa avrà una parte anche in Furious 7, il settimo film della saga cinematografica di Fast & Furious che uscirà negli Stati Uniti nell’aprile del 2015). In The Protector, in particolare, Concepcion cita “la scena dell’hotel”, un lungo piano sequenza di quasi quattro minuti in cui Jaa combatte contro decine di persone che lo attaccano una dopo l’altra. Concepcion spiega che per girare la scena ci sono voluti cinque tentativi e in generale un mese di lavoro.
Serrano spiega che quella di The Protector è una gran scena, ma che nel complesso è troppo lenta. A suo dire invece, quella in cui Beatrix Kiddo – interpretata da Uma Thurman – combatte contro gli “88 folli” nel primo film della saga di Quentin Tarantino KIll Bill è «più veloce, fluida, sanguinosa e girata decisamente meglio» (occhio, la scena è davvero sanguinosa).
2. Miglior combattimento uno contro uno
Per Concepcion è quello di Flash Point, un film girato a Hong Kong nel 2007 con protagonista l’attore ed esperto di arti marziali Donnie Yen. Per Serrano, invece, Concepcion ha azzeccato l’attore ma non il film: il miglior combattimento uno contro uno è quello che fa il personaggio interpretato da Yen contro quello di Wu Jing, un attore e regista cinese del genere, in Kill Zone: SPL, un altro film girato a Hong Kong nel 2005. Secondo Serrano, l’intera scena fra i due è stata improvvisata.
3. Miglior dialogo prima del combattimento
Jack Reacher, interpretato da Tom Cruise, nel film Jack Reacher – La prova decisiva è un ex soldato dell’esercito coinvolto in una vicenda di omicidi. Nella scena selezionata da Concepcion, Cruise viene abbordato da una ragazza in un bar, che si offende dopo che lui la respinge. Cinque dei suoi amici costringono Cruise ad andare fuori dal locale per risolvere il problema: poco prima che inizi una rissa, Cruise guarda il capo degli amici della ragazza e gli dice: «ricordati, l’hai voluto tu».
Secondo Serrano, il premio va invece assegnato alla scena di Il duro di Road House in cui il personaggio interpretato da Patrick Swayze – che nel film è il capo dei buttafuori di un locale – spiega ai suoi dipendenti che una delle caratteristiche fondamentali per svolgere il loro lavoro è la «gentilezza». Serrano dice che lui stesso ripeteva spesso questo monologo a suo fratello gemello quando avevano sette anni, «ogni volta che andavamo al parco, o a casa di nostra nonna, o in altri posti».
4. Migliore storia di contesto
Mentre Concepcion sceglie quella di una misteriosa ragazza che lavora come killer e uccide le sue vittime con un martello – scena presente in The Raid 2, un film di lotta indonesiano – Serrano sceglie quella del personaggio Tommy Lee nel film I migliori, film americano sul taekwondo del 1989 con protagonista James Earl Jones. Racconta Serrano:
Tommy Lee è un maestro di taekwondo la cui esistenza è stata sconvolta dalla morte di suo fratello, ucciso durante un combattimento fra la squadra degli Stati Uniti e quella della Corea del Sud mentre il piccolo Tommy assisteva alla gara. Tommy quindi è quasi obbligato a combattere, ma l’idea, al contempo, lo respinge. È un atleta talentuoso, ma è spaventato da se stesso e dalla sua abilità. Per sua natura, è una contraddizione vivente.
5. Miglior urlo/grugnito/rumore
Concepcion sceglie gli strani versi che emette un ninja posseduto in Ninja III: The Domination, un oscuro film americano del 1984: una scelta che Serrano definisce «un po’ da nerd». Per lui, invece, il miglior verso lo fa Jean-Claude Van Damme in Senza esclusione di colpi, uno dei primi film che lo resero famoso. Nel film, Van Damme interpreta la parte di un karateka che entra in un giro di combattimenti illegali di Hong Kong: in questa scena, in particolare, emette un urlo dopo che è stato colpito al volto dal personaggio interpretato dall’attore Bolo Yeung, esperto di arti marziali. Secondo Serrano «è l’urlo per eccellenza nella storia dei film di lotta: appassionato, inferocito, affranto, caustico, tutto in un unico urlo sovrannaturale. È il momento migliore nella carriera di Van Damme».