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  • Mercoledì 10 dicembre 2014

Un ministro palestinese è morto in Cisgiordania

Ziad Abu Ein stava partecipando a una manifestazione e ha inalato il gas lacrimogeno dell'esercito israeliano durante gli scontri: aveva 55 anni ed era di Fatah

Ziad Abu Ein nella protesta vicino a Turmusaya, in Cisgiordania.
(AP Photo/Majdi Mohammed)
Ziad Abu Ein nella protesta vicino a Turmusaya, in Cisgiordania. (AP Photo/Majdi Mohammed)

Il ministro del governo palestinese Ziad Abu Ein è morto durante una manifestazione che si è tenuta vicino a Turmusaya, un paese della Cisgiordania vicino a Ramallah. Abu Ein è morto dopo avere inalato del gas lacrimogeno usato dall’esercito israeliano negli scontri che erano cominciati durante la manifestazione. Abu Ein, 55 anni, era un ministro senza portafoglio e apparteneva a Fatah, lo stesso partito del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmud Abbas. L’uccisione di Abu Ein ha provocato molte tensioni tra Israele e l’Autorità Palestinese, il governo palestinese appoggiato dall’Occidente.

Abu Ein era anche membro del Consiglio Rivoluzionario di Fatah, l’assemblea del partito, e gli era stato affidato l’incarico di occuparsi della lotta contro gli insediamenti israeliani in Cisgiordania. La dinamica dell’uccisione di Abu Ein deve essere ancora chiarita del tutto: un video del sito russo Russia Today mostra l’uomo accasciato per terra e visibilmente affaticato, probabilmente dopo avere inalato del gas lacrimogeno. Secondo altri testimoni Abu Ein sarebbe stato anche picchiato da un soldato israeliano. Il dottor Sameer Saliba ha detto che quando Abu Ein è arrivato con l’ambulanza al centro medico palestinese di Ramallah era già morto. La famiglia ha poi fatto sapere che Abu Ein soffriva di problemi di salute, tra cui diabete e alta pressione.

Poco prima di morire, già con il respiro affannato, Abu Ein ha detto a una televisione palestinese: «Questo è il terrorismo dell’occupazione, questo è il terrorismo dell’esercito, è il terrorismo sulla popolazione palestinese. Siamo venuti a piantare alberi sulla terra palestinese [la manifestazione prevedeva che i palestinesi presenti piantassero ulivi, ndr] e loro ci hanno attaccato dal primo momento. Nessuno ha tirato una singola pietra». Il giorno precedente all’uccisione di Abu Ein erano avvenuti degli scontri nella zona, dopo che alcuni coloni israeliani avevano denunciato il furto di un cavallo. Negli ultimi tre mesi ci sono stati degli scontri spesso violenti a Gerusalemme, Tel Aviv e nella Cisgiordania occupata. Sono stati uccisi 10 israeliani e uno straniero, e decine di palestinesi.

L’esercito israeliano ha detto di avere avviato un’indagine interna per stabilire che è successo. Abbas ha invece descritto l’uccisione di Abu Ein come un “atto barbarico” compiuto dall’esercito israeliano e ha annunciato tre giorni di lutto. Secondo Wafa, l’agenzia di news palestinese ufficiale, Abbas ha detto: «Prenderemo tutte le misure necessarie dopo che verranno rivelati i risultati dell’indagine sul martirio del combattente per la libertà Abu Ein».