La lista delle pratiche sessuali bandite dal porno del Regno Unito
Un emendamento molto criticato impone nuove specifiche restrizioni ai contenuti pornografici prodotti nel paese
Tutti i contenuti pornografici prodotti nel Regno Unito da ieri non potranno più contenere alcuni tipi di pratiche sessuali. Le restrizioni – applicate attraverso un emendamento a una legge del 2003, il Communications Act – sono rivolte a pratiche sessuali genericamente violente, benché svolte tra persone consenzienti, e colpiscono anche pratiche tradizionalmente femminili per cui le ragioni di censura sono molto meno immediate.
L’emendamento, che si chiama Audiovisual Madia Services Regulation 2014, richiede che tutti i contenuti porno prodotti nel Regno Unito e disponibili online aderiscano alle stesse linee guida che il British Board of Film Censors (BBFC), l’organizzazione legalmente responsabile della classificazione dei film nel Regno Unito, aveva stabilito per i DVD in vendita nei sex shop.
Le attività che ora non potranno più essere mostrate nei video pornografici di produzione britannica sono:
– Spanking (sculacciata): gioco erotico che consiste nello sculacciare il partner;
– Caning: pratica nata come punizione corporale, consiste nel colpire il partner con una canna o un bastone leggero e flessibile, in genere sulle natiche;
– Fustigazione violenta;
– Penetrazione con qualsiasi tipo di oggetto “associato con la violenza”;
– Violenze fisiche o verbali (indipendentemente dal loro essere consensuali o meno);
– Urofilia (pissing): pratica che consiste nell’urinare sul corpo o nella bocca del partner;
– Eiaculazione femminile (squirting): espulsione improvvisa e corposa di un fluido dagli organi genitali femminili durante la stimolazione, l’eccitazione o l’orgasmo (nei video pornografici che contengono scene di eiaculazione femminile, il momento specifico dello squirting è molto evidente);
– Strangolamento (ci si riferisce probabilmente alla tecnica dell’asfissia erotica, che consiste nel limitare l’afflusso di ossigeno al cervello di se stessi o del partner per intensificare o prolungare l’orgasmo);
– Facesitting: uno dei due partner si siete sulla faccia dell’altro in modo da consentire (o forzare) il contatto della bocca dell’altro con i propri genitali o il proprio ano. È spesso associato alle pratiche sadomaso per la componente di dominazione legata alla posizione di controllo di un partner sull’altro.
– Fisting: consiste nell’introduzione dell’intera mano – in alcuni casi anche di due mani – all’interno della vagina o dell’ano.
Il BBFC sostiene che le ultime tre voci della lista mettano a “rischio di vita” chi le pratica. Anche se l’emendamento non impedirà a chi vive nel Regno Unito di vedere il tipo di video pornografici che preferisce (i video prodotti all’estero restano comunque legalmente disponibili), la decisione è stata molto criticata perché le nuove regole impongono severe limitazioni ai contenuti creati nel Regno Unito, sulla base di criteri definiti da molti arbitrari.
Tra gli aspetti più criticati dell’emendamento c’è che il BBCF non sembra interessato alla distinzione tra le pratiche consensuali e pratiche non consensuali tra persone adulte. Secondo molti, inoltre, l’emendamento se la prende senza ragione con pratiche da cui tradizionalmente sono le donne a trarre più piacere degli uomini. È difficile individuare le ragioni della censura all’eiaculazione femminile, per esempio. Più in generale sembra che le restrizioni applicate dal BBFC siano “di categoria” e che la censura miri specificamente all’industria del sesso fetish e sadomaso, o più genericamente “di nicchia”, favorendo invece una diffusione di contenuti pornografici più standard.