Il Jobs Act è legge
Il governo ha ottenuto la fiducia al Senato sulla “legge delega” con le linee guida per la riforma del mondo del lavoro, con le modifiche approvate dalla Camera
Mercoledì 3 dicembre il Senato ha votato con 166 sì, 112 no e un astenuto la fiducia al governo sul Jobs Act, la “legge delega” con le linee guida che il governo dovrà seguire per riformare le regole del mondo del lavoro. Il Jobs Act era stato approvato dalla Camera lo scorso 25 novembre con alcune modifiche, confermate dalla commissione Lavoro del Senato il 28 novembre: doveva quindi passare nuovamente per l’approvazione del Senato, in quella che in gergo parlamentare viene definita “navetta”. Il senatore Federico Fornaro aveva detto che la minoranza interna del Partito Democratico avrebbe votato sì “per senso di responsabilità”, spiegando: «abbiamo rilevato che il testo ha avuto alcuni miglioramenti, pur rimanendo però tante criticità». Il senatore Corradino Mineo invece aveva detto che avrebbe votato contro, sostenendo che il governo starebbe ricorrendo troppo spesso al meccanismo della fiducia.
#JobsAct diventa legge. L’Italia cambia davvero. Questa è #lavoltabuona. E noi andiamo avanti
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 3, 2014
Oggi il ministro del Lavoro Giuliano Poletti aveva chiesto la fiducia al Senato sulla legge delega, spiegando che «il testo sul lavoro è stato significativamente cambiato e significativamente migliorato». Durante il suo intervento Poletti ha detto: «possiamo discutere sui numeri della disoccupazione, degli occupati e degli inattivi e riflettere su come vanno interpretati. Ma oggi siamo di fronte a un dato di fatto, c’e’ una pesantissima crisi, una situazione di stallo nel nostro paese, una caduta degli investimenti e dei consumi interni e dell’occupazione. Questo e’ il risultato di anni e anni».
Oggi a Roma ci sono stati alcuni scontri tra manifestanti e polizia durante un corteo di Cobas e studenti contro il Jobs Act.
Cos’è il Jobs Act
Tecnicamente il Jobs Act è un “disegno di legge delega”, un testo che indica al governo una serie di temi e linee guida per legiferare – dandone la “delega” al governo, appunto – in un certo campo: la regolamentazione del lavoro, in questo caso. Una volta approvata dal parlamento, una legge delega permette al governo di emanare dei “decreti delegati” (chiamati anche “attuativi” o “legislativi”), una serie di atti che hanno immediatamente forza di legge. La Corte costituzionale, se ne viene fatta richiesta, si occupa di verificare che i decreti delegati rispettino lo spirito della legge delega approvata dal parlamento.
Il Jobs Act, ossia la legge delega numero 1428, è composto da quindici articoli che trattano: ammortizzatori sociali (gli strumenti di sostegno a chi perde il lavoro); normativa in materia di servizi per il lavoro e le politiche attive (incentivi per l’occupazione); semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese (a livello amministrativo); tipologie contrattuali; tutela della maternità e forme di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Foto: Foto Roberto Monaldo / LaPresse