Come sta Pelé
È ricoverato per un'infezione alle via urinarie ed è stato spostato in un reparto speciale: il suo portavoce dice che sta bene e che sarà dimesso tra pochi giorni
Giovedì 27 novembre Pelè – ovvero Edson Arantes do Nascimento, ritenuto da molti il calciatore più forte di sempre – è stato trasferito in un reparto speciale dell’ospedale Albert Einstein di San Paolo, in Brasile, per via di un’infezione delle vie urinarie. L’ospedale giovedì aveva diffuso un comunicato per spiegare che Pelé era stato spostato per essere monitorato, dopo che le sue condizioni di salute sono diventate instabili. Il comunicato, ripreso dai media internazionali, aveva generato diverse preoccupazioni, che nelle ore successive sono state però ridimensionate. Jose Fornos Rodrigues – un amico e portavoce di Pelé – ha specificato ad Associated Press: «Sta bene. Il problema era che stava ricevendo troppi visitatori e questo non aiutava, quindi lo hanno trasferito in un’area più tranquilla per continuare a ricevere le cure opportune. Dovrebbe uscire dall’ospedale tra pochi giorni». Una portavoce dell’ospedale non ha voluto dare ulteriori informazioni sulle condizioni di salute di Pelé: ha solo detto che ora Pelé non si trova in un reparto di terapia intensiva.
Lo stesso account Twitter di Pelè ha confermato le dichiarazioni dell’amico e portavoce, scrivendo: «Non sono stato portato in terapia intensiva, sono semplicemente stato trasferito in un’altra stanza dell’ospedale per una questione legata solo alla privacy».
I was not put into intensive care today, I was simply relocated to a special room within the hospital for privacy purposes only.
— Pelé (@Pele) 27 Novembre 2014
L’account Twitter di Pelè ha aggiunto: «Apprezzo tutti coloro che vengono a trovarmi, ma ho davvero bisogno di andare avanti con le cure e recuperare in tutta tranquillità». Palè ha poi aggiunto che si aspetta di passare le prossime vacanze con la famiglia.
While I appreciate all the visitors that came to see me, I really need to continue my treatment and recovery in peace.
— Pelé (@Pele) 27 Novembre 2014
Il 12 novembre scorso Pelé, che ha 74 anni, aveva subito nello stesso ospedale un’operazione in cui gli erano stati rimossi dei calcoli renali, dopo che aveva dovuto cancellare la presentazione di un libro nella città di Santos a causa di forti dolori addominali. Tre giorni dopo l’operazione era stato dimesso. Secondo quanto scrive il giornale brasiliano O Globo, è possibile che, una volta dimesso, Pelé non abbia assunto correttamente i farmaci che gli erano stati prescritti.
Pelé è considerato da molti il più forte giocatore di calcio di tutti i tempi: è nato il 23 ottobre 1940 a Três Corações, nello stato brasiliano di Minas Gerias, e ha giocato praticamente per tutta la sua carriera nella squadra brasiliana del Santos, tranne che le sue ultime due stagioni, giocate con la squadra statunitense dei New York Cosmos. Giocava come attaccante, e nei suoi 22 anni di carriera (tra il 1956 e il 1977), ha segnato 1281 gol: con il Santos ha vinto sei volte il campionato brasiliano, due volte la Coppa Libertadores (il principale torneo di calcio sudamericano per club) e due volte la Coppa Intercontinentale. Ha esordito con la nazionale brasiliana a sedici anni, nel 1957, e ha vinto tre Mondiali, nel 1958, nel 1962 (anche se si infortunò durante la seconda partita, e fu poi sostituito dal forte attaccante Garrincha) e nel 1970. Dopo il suo ritiro da giocatore, Pelé è stato, tra le altre cose, ambasciatore dell’ONU per l’ambiente, ambasciatore della FIFA e dirigente dei New York Cosmos.
Foto: YASUYOSHI CHIBA/AFP/Getty Images