Perché si riparla di canone RAI?
Secondo alcune indiscrezioni dal prossimo gennaio potremmo essere costretti a pagarlo nella bolletta elettrica, ma non c'è ancora nulla di certo
Nell’ultima settimana sui principali quotidiani italiani si è letto molto del canone RAI, e in particolare del cosiddetto “canone in bolletta”. Si tratta di un provvedimento che potrebbe in futuro essere adottato dal governo e che consiste nell’inserire il costo del canone RAI all’interno della bolletta per l’energia elettrica, in modo da limitarne o renderne impossibile l’evasione. Non c’è ancora nulla di certo, né sui dettagli del provvedimento né su quando il governo intenda metterlo in atto. Se ne sta parlando per una serie di indiscrezioni che questa settimana sono state fatte filtrare ai giornali, e per capirci qualcosa in più vale la pena sapere come stanno le cose adesso, e come potrebbero cambiare in futuro.
Cos’è il canone RAI
Il cosiddetto “canone RAI” è una tassa sul possesso di apparecchi «atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive», si paga annualmente ed è in vigore dal 1938. Per capirci meglio: è una tassa sul possesso, e non sull’uso, di qualsiasi mezzo in grado di ricevere il segnale radiotelevisivo (ma non smartphone o computer, a meno che non abbiano un sintonizzatore). Ogni anno la RAI riceve circa 1,5 miliardi di euro grazie al canone: questi soldi costituiscono più del 50 per cento di tutti i ricavi della TV pubblica. Il canone è una delle forme di finanziamento più diffuse per la TV pubblica in tutta Europa e in Italia il suo costo è uno dei più bassi.
Il canone RAI e l’evasione
Il canone è anche un’imposta molto evasa: non si sa con precisione di quanto, ma alcune delle stime più prudenti parlano di circa il 25 per cento del totale (e c’è chi dice molto di più). Per questo motivo il governo avrebbe deciso di inserire il canone all’interno della bolletta dell’energia elettrica. In questo modo, chiunque avesse un allacciamento alla linea elettrica riceverebbe una bolletta aumentata del costo del canone. E questo sia che possieda sia che non possieda televisori o radio. Il canone sarebbe sostanzialmente impossibile da evadere, ma dovrebbe essere pagato anche da chi, in teoria, non sarebbe tenuto a farlo.
Il nuovo importo del canone
Secondo diverse indiscrezioni riportate dai giornali negli ultimi giorni, il governo è intenzionato a dimezzare l’importo del canone in bolletta. Il nuovo canone dovrebbe costare circa 65 euro contro i 113,50 del 2014. Nonostante questa diminuzione dell’imposta, la Rai dovrebbe comunque riuscire a ricevere più soldi di prima. Sempre secondo le indiscrezioni pubblicate dai giornali, l’incasso del canone dovrebbe raggiungere 1,8 miliardi di euro. Ovviamente non è certo né che questa novità sia introdotta né quando eventualmente lo sarà. Il Corriere scrive che il canone in bolletta potrebbe essere introdotto già nei prossimi giorni con un emendamento alla legge di stabilità 2015 ed entrare quindi in vigore il prossimo gennaio.