I 30 anni di Scarlett Johansson
E trentenni belle e famose quanto lei al momento ce ne sono poche (con un appunto, per non fare quelli che ne parlano solo bene)
Scarlett Johansson, nata esattamente 30 anni fa, è ormai da tempo in quel giro piuttosto ristretto di attori e attrici conosciuti e celebrati in tutto il mondo come quelli che da soli motivano, almeno per molti spettatori, la visione dei film in cui recitano. Che non significa che tutti i film in cui recita Scarlett Johansson siano belli, ma che la sua presenza è tra le prime cose che si riferiscono di quel film, per incentivarne la visione. In un lungo e apprezzato articolo pubblicato sul New Yorker ad aprile scorso, quanto a popolarità del momento, il critico cinematografico Anthony Lane la paragonava a Matthew McConaughey, «uno dei pochi rivali di Scarlett Johansson, in questo momento, nella lotta per la popolarità globale» (ma intanto è uscito Interstellar, e forse McConaughey si è portato in vantaggio, a metterla in questi termini).
Tra le tante buone cose fatte da Johansson in trent’anni c’è molto probabilmente uno dei suoi primi ruoli di successo: l’interpretazione in Lost in Translation, diretto da Sofia Coppola nel 2003, quando Johansson aveva soltanto 19 anni. La fragilità emotiva e la delicatezza di quel personaggio da lei interpretato – insieme agli apprezzamenti della critica verso il film – hanno permesso a Johansson di ottenere da subito una vasta popolarità: Johansson non ci è proprio passata per quella fase dell’attrice bellissima e basta, invece destinata a tante altre attrici sue coetanee, magari belle quanto lei ma meno in gamba. Poi, nel giro di pochi anni, sono arrivate le interpretazioni seriali nei film di Woody Allen, e da lì in avanti è stata tutta discesa. Johansson ha cominciato a spuntare in tantissimi film, anche molto diversi tra loro, dai film di supereroi a quelli in cui bastava la sua voce. «Non c’è modo di mettersi al riparo da Johansson, e questo va benissimo ai suoi innumerevoli fan, sia donne che uomini. Non vogliono mettersi al riparo», scrive Lane.
Su YouTube c’è un provino girato quando aveva nove anni, e Lane scrive che «la sua consapevolezza è spaventosa: sembra una bambina recitare la parte di una bambina».
Per non fare quelli che di Scarlett Johansson parlano solo bene, riferiamo anche di uno dei pochi aspetti in cui, tra le sue tante cose laterali, può ancora migliorare molto (e c’è tutto il tempo, se vuole, ché ha solo 30 anni): la musica, in genere, e la presenza scenica quando canta. Non tutti sanno che Scarlett Johansson ha fatto un disco da solista nel 2008, Anywhere I Lay My Head, fatto soprattutto di cover di Tom Waits. E poi un disco nel 2009 con il cantautore statunitense Pete Yorn, che ha un suo giro di estimatori anche in Italia (Yorn è il fratello dell’agente di Scarlett Johansson).