Il sito russo che mostra le dirette da migliaia di webcam private
Locali pubblici, case e migliaia di altre immagini da tutto il mondo, ottenute usando le password predefinite che i proprietari non hanno cambiato
Un sito russo che si chiama Insecam mostra in diretta le immagini ottenute da migliaia di webcam private in giro per il mondo e sta preoccupando associazioni e istituzioni a difesa della privacy. Negli streaming del sito sono visibili centri commerciali, stanze di abitazioni, corridoi di ospedale, ingressi a diversi edifici e molte culle di bambini, riprese dalle webcam di sicurezza che utilizzano i genitori per tenere sotto controllo i loro figli a distanza.
Lo UK Information Commissioner’s Office, l’organismo di controllo che nel Regno Unito si occupa della protezione dei dati dei cittadini, ha diffuso alcune informazioni sul metodo utilizzato dal sito russo e ha invitato i proprietari delle webcam ad aumentare i livelli di sicurezza delle loro reti. Stando a quanto riferito dalle autorità britanniche e dagli stessi gestori del sito, le dirette sono ottenute utilizzando banalmente le password predefinite che i produttori di webcam impostano prima della vendita sui loro dispositivi. La password associata a ogni tipo di prodotto può essere trovata facilmente con una ricerca online e di solito è indicata negli stessi manuali con le istruzioni.
Sul sito sono indicizzate circa 4600 webcam dagli Stati Uniti, oltre 2mila dalla Francia, più di 500 da Hong Kong e quasi 700 dall’Italia. Ma l’elenco è molto lungo e comprende numerosissimi paesi dal Cile alla Polonia, passando per la Turchia, la Colombia e la Cambogia. Cliccando sul nome di ogni paese si può accedere a una serie di anteprime con le immagini delle webcam, che possono essere ingrandite per essere viste più nel dettaglio.
Nella schermata di ogni singola webcam ci sono anche le indicazioni geografiche (longitudine e latitudine) che possono essere usate su servizi di mappe come Google Maps per risalire al luogo da cui proviene la ripresa. Viene anche indicato il produttore della webcam, che spesso risulta essere l’azienda cinese Foscam. In molti casi, le immagini mostrate nelle anteprime non portano a dirette funzionanti, ma si possono comunque osservare centinaia di riprese senza limitazioni.
Nelle informazioni, il sito sostiene di essere stato messo online allo scopo di rendere consapevoli gli utenti sui pericoli per la privacy che derivano dal non impostare una password diversa alle proprie webcam. In una pagina sono anche descritte le istruzioni da seguire per chiedere la rimozione della propria webcam dall’elenco, ma non è chiaro se a una richiesta corrisponda effettivamente una rimozione del contenuto.
Per evitarsi brutte sorprese, anche in questo caso valgono i classici consigli sulla sicurezza online e un poco di buon senso. Chi ha acquistato o sta già utilizzando una webcam sempre collegata a Internet per sorvegliare una stanza, il proprio locale e via discorrendo, deve accedere alle impostazioni del programma che usa per gestire la telecamera e cambiare la password predefinita che permette l’accesso alle sue immagini. Meglio usare una password con lettere e numeri, aggiungendo possibilmente almeno un simbolo e una lettera maiuscola.