I casini durante Italia-Croazia
La partita è finita 1-1 ma si è parlato principalmente del lancio di fumogeni in campo da parte di alcuni tifosi croati che ha fatto interrompere il gioco due volte: ci sono stati 17 arresti
Domenica sera Italia e Croazia hanno giocato allo stadio di San Siro a Milano una partita di qualificazione agli Europei di calcio del 2016, finita 1-1. Della partita si è parlato però principalmente per alcuni disordini durante il secondo tempo dovuti al lancio di fumogeni in campo da parte dei tifosi della Croazia, che hanno indotto l’arbitro, l’olandese Björn Kuipers, a interrompere la partita per due volte, prima per tre minuti e poi per circa dodici minuti. Diciassette persone tra i circa seimila tifosi della Croazia sono state arrestate dalla polizia, che è intervenuta sia durante che al termine della partita. L’allenatore della Croazia, Niko Kovač, nelle interviste alla fine della partita ha duramente criticato i tifosi responsabili dei disordini e chiesto scusa da parte della nazionale croata.
La Gazzetta dello Sport riferisce che ci sono stati altri scontri anche alla fine della partita tra la polizia e i tifosi croati, che sono stati trattenuti all’interno dello stadio per permettere di individuare i responsabili del lancio dei fumogeni. «Non è la prima volta e non è accidentale. Spero che gli organismi in carica trovino un modo di risolvere questo problema perché offre un quadro negativo della Croazia», ha detto l’allenatore Kovač. Parlando alla televisione croata, l’ex attaccante croato Goran Vlaović ha ipotizzato che le proteste dei tifosi croati fossero indirizzate alla federazione calcistica nazionale. «Se erano rivolte contro la Federazione croata, non è questo il miglior modo per esprimere disaccordo», ha detto Vlaović.
Prima che la partita riprendesse regolarmente, dopo la seconda interruzione da parte dell’arbitro, si era concretizzata la possibilità della sospensione definitiva della partita. «Ho avuto davvero paura che la partita potesse essere definitivamente sospesa: l’arbitro era molto determinato, se non avessero smesso, l’avrebbe chiusa», ha detto l’allenatore dell’Italia Antonio Conte.
Per quanto riguarda la partita, a detta di gran parte dei commentatori la Croazia ha giocato meglio dell’Italia, che era andata in vantaggio all’undicesimo minuto del primo tempo grazie a un bel tiro da fuori area del centrocampista Antonio Candreva. La Croazia è riuscita a pareggiare quattro minuti più tardi, grazie a un gol di Ivan Perišić, frutto di un errore piuttosto vistoso del portiere italiano Gianluigi Buffon. In generale la Croazia è sembrata messa meglio in campo, sia tatticamente che dal punto di vista atletico, ed è riuscita a controllare le azioni di attacco degli avversari oltre che rendersi pericolosa in diverse circostanze.
Con il pareggio ottenuto domenica sera, dopo quattro partite di qualificazione Croazia e Italia restano entrambe al primo posto in classifica nel gruppo H, con 10 punti, ma la Croazia ha una migliore differenza reti (+9 contro +4).