Philae è atterrato sulla cometa 67P/C-G

Il lander distaccato dalla sonda spaziale Rosetta ha raggiunto la superficie ghiacciata, una cosa mai tentata prima dall'uomo, a 510 milioni di chilometri da noi: ora bisogna capire se è stabile

di Emanuele Menietti – @emenietti

Il lander Philae si è posato oggi sulla superficie ghiacciata della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (67P/C–G), e per la prima volta nella storia qualcosa costruito dall’uomo è atterrato su una cometa. A 510 milioni di chilometri dalla Terra, Philae ha compiuto circa sette ore di discesa in seguito al distacco dalla sonda Rosetta, che lo aveva trasportato per miliardi di chilometri negli ultimi 10 anni compiendo un percorso piuttosto tortuoso per raggiungere la cometa. I ricercatori devono ora capire se il lander è sufficientemente stabile sulla superficie della cometa. Per l’Agenzia Spaziale Europea, che gestisce e coordina la missione, si tratta di uno dei più grandi risultati mai ottenuti e permetterà di scoprire cose nuove sulle caratteristiche delle comete, e il loro comportamento quando si avvicinano al Sole.

Qui trovate la storia e una breve guida alla missione Rosetta.

Il distacco del lander dalla sonda spaziale Rosetta è avvenuto alle 9:35 (ora italiana) e la conferma dagli strumenti è arrivata intorno alle 10:00, perché un segnale inviato dalla zona in cui si trova la cometa impiega circa 28 minuti per arrivare sulla Terra. Dopo due ore di silenzio radio (previste), Rosetta ha ripreso a comunicare con la Terra alle 12:05 inviando dati raccolti da Philae: questo significa che il lander comunica regolarmente con la sonda spaziale. Lasciata la sonda, Philae deve ora svolgere buona parte dell’operazione da solo e senza la possibilità che dalla Terra siano inviati nuovi comandi. Dopo il distacco, le tre “zampe” del lander si sono regolarmente aperte.

Nelle ore seguenti Rosetta ha iniziato a trasmettere i dati ottenuti da Philae e l’ESA ha pubblicato le prime fotografie scattate dal lander grazie a ÇIVA, il suo strumento formato da un complesso di sei microcamere, che serviranno per scattare foto panoramiche dalla superficie della cometa.

In questa foto, la prima mostrata dall’ESA, è visibile Rosetta fotografata da una delle microcamere di Philae.
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Philae mentre sta scendendo verso la cometa, visto dalla sonda spaziale Rosetta…
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…e la superficie vista da Philae durante la fase di discesa.
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Il contatto con la superficie della cometa è avvenuto intorno alle 16:35 e sulla Terra se ne è avuto notizia alle 17:03. Philae secondo i dati si trova sulla cometa, ma ci sono alcune preoccupazioni sulla sua stabilità perché qualcosa del suo sistema di ancoraggio non ha funzionato come previsto. Le viti che si trovano all’interno dei piedi del lander sono comunque penetrate nel ghiaccio, stando ai calcoli dell’ESA.

In serata, durante una conferenza stampa a chiusura della giornata, Stephan Ulamec, responsabile della parte della missione Rosetta che riguarda Philae, ha spiegato che per ora è ancora molto complicato capire che cosa è accaduto dopo l’atterraggio: “Abbiamo avuto chiari segnali dell’arrivo sulla superficie, ma il lander non sembra essere completamente ancorato”. Ulamec ha poi aggiunto che per ora non è chiaro fino in fondo che cosa sia successo sulla cometa e che, in attesa di altri dati da analizzare, si possono fare ipotesi: “Alcune informazioni ci dicono che il lander forse è atterrato, poi si è rialzato ed è nuovamente atterrato”. Durante il rimbalzo, Philae forse si è girato e quindi si potrebbe scoprire che ora si trova sulla superficie in una posizione diversa da quella preventivata. Il lander invia comunque dati, comprese fotografie, che potranno aiutare a capire meglio nelle prossime ore. L’ESA darà nuove informazioni ufficiali giovedì, durante una conferenza stampa alle 14:00, ora italiana.

Il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, ha ricordato che: “Imprese come questa ci rendono fieri di essere ciò che siamo, nonostante la nostra fragilità nell’Universo”. L’ASI ha coordinato la realizzazione di numerosi strumenti che si trovano a bordo di Rosetta e di Philae.

I festeggiamenti nel centro di controllo dopo la conferma dell’avvenuto atterraggio:

Nella notte i responsabili di Rosetta avevano eseguito le ultime verifiche sui sistemi della sonda spaziale e di Philae, dando diversi “GO” per proseguire la missione. Nelle prime ore di mercoledì avevano annunciato possibili problemi con il piccolo propulsore a gas freddo collocato sulla sommità di Philae, installato per fare in modo che il lander sia spinto contro la superficie della cometa evitando il pericolo di rimbalzi. Philae è comunque riuscito a non rimbalzare grazie ai tre piedi con altrettante viti per ancorarsi alla cometa e ai suoi due arpioni.