In Corea del Nord due cittadini americani sono stati scarcerati
Si tratta del missionario Kenneth Bae, arrestato nel novembre 2012, e di Matthew Miller, in prigione dallo scorso aprile
Il direttore dell’Ufficio della National Intelligence, James Clapper, ha detto che la Corea del Nord ha liberato due cittadini statunitensi – Kenneth Bae e Matthew Miller – che erano incarcerati nel paese. I due al momento sono in viaggio per gli Stati Uniti insieme a Clapper, ma non è ancora chiaro quando arriveranno. Miller era stato condannato ai lavori forzati lo scorso settembre. A quanto pare, dopo essere entrato in Corea del Nord con un visto turistico, aveva stracciato i suoi documenti e chiesto asilo politico nel paese. Bae, un missionario, era stato arrestato nel novembre 2012 con la generica accusa di «attività contro lo stato».
Secondo il Dipartimento di stato, ha scritto CNN, non sarebbe stato offerto nulla al governo della Corea del Nord in cambio del rilascio dei due uomini. Miller, che ha 24 anni, era stato condannato a scontare sei anni di lavoratori forzati. In una breve intervista con Associated Press aveva raccontato in cosa consistevano le sue giornate al campo di lavoro.
Bae, 46 anni, era stato condannato a 15 anni di lavori forzati. Durante un’intervista ad Associated Press anche lui aveva raccontato della sua vita al campo di prigionia, spiegando che lavorava otto ore al giorno, sei giorni a settimana e che veniva frequentemente trasportato in ospedale a causa delle sue condizioni di salute (soffre di diabete, ipertensione e calcolosi renale).
Lo scorso 21 ottobre un altro cittadino americano era stato liberato dalla Corea del Nord. Si tratta di Jeffrey Fowle, 56 anni, che si trovava in prigione da quasi sei mesi per aver lasciato una Bibbia nel bagno di un locale della città di Chongjin, nella Corea del Nord settentrionale, lo scorso maggio (l’evangelizzazione cristiana è un reato in Corea del Nord).