Chiude la Padania
Il quotidiano della Lega Nord ha annunciato che dal primo dicembre sospenderà le pubblicazioni (secondo il segretario Matteo Salvini è colpa di Renzi)
Dal primo dicembre il quotidiano La Padania, il giornale della Lega Nord, sospenderà le pubblicazioni. Lo ha annunciato il quotidiano stesso, con un articolo in prima pagina in cui ha spiegato che dal primo dicembre prossimo tutti i lavoratori dell’Editoriale Nord saranno messi in Cassa Integrazione (anche sul sito è stata pubblicata una breve comunicazione). Per il momento è stata annunciata anche la sospensione delle pubblicazioni sul sito internet del quotidiano.
Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha spiegato all’ANSA che il suo partito «è al risparmio su tutto e quindi non ha rinnovato il proprio contributo all’editoriale». Salvini ha detto che è in corso di studio una soluzione per permettere al quotidiano di continuare le pubblicazioni almeno online. La principale responsabilità della chiusura, sempre secondo Salvini, è però del governo Renzi «che riduce i contributi per l’editoria che esistevano da anni. Oltre che la Padania stanno chiudendo e chiuderanno centinaia di piccole testate locali e di settimanali storici e chi ci perde è solo il territorio e la libertà di informazione».
Secondo il Comitato di redazione del giornale (l’organo sindacale dei giornalisti), il problema è contenuto nella manovra 2015, nel quale il fondo per l’editoria (quello da cui si prelevano i soldi che vengono utilizzati per i contributi diretti alla stampa) rischia di essere tagliato di una cifra ancora non chiara. Il fondo ammontava in passato a poco più di 50 milioni di euro. Questa situazione pregiudicherebbe l’esistenza del giornale visto che, secondo il CDR, la Padania dovrebbe ricevere in futuro soltanto il 20 per cento dei fondi ricevuti in passato.