L’imbarazzante presidente della Repubblica Ceca
Milos Zeman durante un'intervista alla radio ha usato parolacce e imprecazioni a non finire: non è il primo guaio che fa e si riparla di un suo problema con l'alcool
di Rick Noack - Washington Post
Il presidente Milos Zeman dovrebbe rappresentare la Repubblica Ceca, ma al momento sembra causare più imbarazzi che altro. In un’intervista trasmessa domenica in diretta da un canale radio nazionale, Zeman ha fatto un uso incredibilmente ampio di parolacce e imprecazioni, alcune delle quali in inglese. Nel riferirsi per esempio al gruppo punk russo Pussy Riot – che è stato perseguito in Russia con l’accusa di vandalismo legato all’intolleranza religiosa – Zeman ha usato frequentemente le parole “perverse” e “merde”. “Tu sai cosa vuol dire “pussy” in inglese?”, ha chiesto Zeman all’intervistatore. Poi ha cominciato a tradurre il nome del gruppo in ceco, usando espressioni volgari che gli hanno attirato ancora più critiche.
Il primo ministro ceco, Bohuslav Sobotka, ha condannato duramente l’incidente: «Il presidente non dovrebbe parlare così, in un modo che danneggia seriamente la reputazione della presidenza e del paese all’estero, e che diventa un brutto esempio di comportamento». Un importante politico di opposizione ha aggiunto di non poter «credere che il presidente ceco sia arrivato a parlare in quel modo». I media statali del paese hanno detto di avere ricevuto centinaia di lamentele da chi ha ascoltato l’intervista.
In passato Zeman era stato ripreso dai maggiori quotidiani nazionali per altre gaffe. Durante una sua recente visita in Cina, Zeman aveva detto che Taiwan è parte della Cina, un’affermazione in aperto contrasto con la posizione ufficiale di molti paesi europei (la Repubblica Ceca è un paese dell’Unione Europea dal 2004: e sul tema delle rivendicazioni territoriali cinesi, l’UE è sempre stata molto cauta). All’inizio del 2014 Zeman aveva tenuto un discorso all’ambasciata israeliana a Praga, la capitale della Repubblica Ceca, in cui aveva citato un passaggio del Corano dicendo che quella frase era una chiamata ai musulmani per uccidere gli ebrei (in pratica aveva associato la religione musulmana alla violenza).
Queste dichiarazioni pubbliche non hanno solo aumentato le critiche verso Zeman, ma hanno anche portato molti a fare ipotesi di altro tipo. Zeman è conosciuto per il suo elevato consumo di alcool. Poco dopo la sua vittoria alle elezioni lo scorso anno, Zeman si era mostrato a una cerimonia pubblica comportandosi in una maniera che aveva fatto pensare molti che fosse ubriaco. Zeman aveva negato e aveva attribuito il suo comportamento all’influenza. Potete valutare voi stessi, comunque (all’inizio del video è il primo sulla sinistra, quello con la cravatta a righe rosse e bianche).
I commentatori cechi non sembrano particolarmente impressionati dal comportamento di Zeman: si concentrano più sui problemi della sua presidenza. Jiri Pehe di Radio Praha ha detto che il presidente Zeman «ha in pratica privatizzato la presidenza nelle sue mani, e il fatto che può farlo è causato parzialmente dalla debolezza dei partiti politici cechi».
Venticinque anni dopo la caduta del Muro di Berlino, la Repubblica Ceca si trova di fronte a molti problemi che sono comuni in quella parte di mondo che una volta apparteneva al blocco comunista, (come corruzione e scarsi risultati economici). Lo scorso anno il primo ministro ceco, Petr Nečas, si era dimesso dal suo incarico per alcune accuse di corruzione, sei mesi dopo essere stato nominato. La sua amante spiava sua moglie usando le risorse del governo. Era stato solo l’ultimo di una serie di scandali che avevano indebolito molto l’immagine della politica nel paese.
Zeman non si è ancora scusato per l’intervista radiofonica.
©Washington Post