Jon Stewart contro i fratelli Koch
Il popolare comico americano ha preso in giro uno spot che due ricchi e conservatori imprenditori americani avevano fatto trasmettere durante il suo programma
Negli Stati Uniti diversi commentatori e giornalisti che si occupano di media e tv stanno dando risalto a un fatto capitato durante la puntata di mercoledì scorso del famoso programma televisivo del comico Jon Stewart: durante la trasmissione, Stewart ha preso in giro uno spot pubblicitario che ha cominciato a essere trasmesso durante i blocchi pubblicitari del suo programma – “The Daily Show”, su Comedy Central – e che promuove in modo molto generico le attività della Koch Industries, l’azienda dei due imprenditori repubblicani David e Charles Koch, da tempo considerati una presenza ingombrante nella politica americana.
Sebbene lo spot pubblicitario non abbia un tema politico, presenta l’azienda dei fratelli Koch con toni molto fieri e immagini un po’ inverosimili: Stewart ha preso in giro lo spot – già cosa piuttosto inedita, trattandosi di un inserzionista del suo programma – proponendone poi durante il programma una versione alternativa che ci va giù piuttosto pesante. Usando le stesse immagini dello spot originale, una diversa voce fuori campo dice cose divertenti ma sconvenienti come “se c’è un modo di monetizzare i vostri pensieri, noi lo faremo”, e poi, in conclusione, “siamo la Koch Industries, la prossima generazione di furfanti rapinatori: guidiamo il processo democratico secondo la nostra volontà dal 1980”.
Questa parte dello spettacolo è circolata molto ed è stata molto discussa tra i media americani, per diversi motivi. Intanto perché Stewart è da tempo un comico americano popolarissimo e molto apprezzato, e soprattutto perché non è frequente vedere un conduttore televisivo prendere apertamente in giro partner commerciali che pagano per mostrare pubblicità durante il proprio programma. Inoltre i fratelli Koch non sono inserzionisti qualsiasi: sono due ricchissimi industriali – repubblicani e conservatori – da tempo impegnati indirettamente in politica tramite azioni di finanziamento di lobby e associazioni, e la Koch Industries è il secondo gruppo industriale privato più grande nel paese. Diversi commentatori ritengono che le loro recenti pubblicità su vari media, pur non avendo scopi politici diretti, siano presentate in modo da attirare consenso politico tra gli elettori indecisi (il 4 novembre del 2014 negli Stati Uniti si vota per le elezioni di metà mandato del parlamento).
L’estate scorsa Charles e David Koch hanno aperto un fondo di finanziamento per gruppi non-profit (Freedom Partners Action Fund) con l’obiettivo di sostenere i costi della pubblicità in favore dei candidati repubblicani alle elezioni di metà mandato. I finanziamenti volontari hanno superato le previsioni degli stessi fratelli Koch,scrive Politico: al momento è stata quasi raggiunta la somma di 25 milioni di dollari investiti in pubblicità (i nomi dei finanziatori sono consultabili pubblicamente).