I miei giorni migliori in Corea del Sud

Il fotografo Yang Seung-woo ha ritratto alcuni suoi amici d'infanzia rimasti nel giro della Kkangpae, la potente mafia sudcoreana

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Yang Seung-woo è un fotografo sudocoreano di 48 anni che vive in Giappone da quando ne ha 32: da giovane, in Corea del Sud, lui e alcuni suoi amici hanno vissuto ai margini della struttura della Kkangpae, la mafia coreana. Yang è poi andato a studiare fotografia in Giappone, mentre molti dei suoi amici d’infanzia sono rimasti all’interno dell’organizzazione criminale. Nel 2002, Yang partecipò al funerale di un suo amico che si era suicidato dopo aver passato un periodo in prigione per omicidio, poiché aveva scoperto che nel frattempo persone più giovani di lui erano state promosse all’interno della Kkangpae. Yang cominciò allora a lavorare a “The Best Days“: un progetto nel quale inseriva fotografie scattate ai suoi amici rimasti nel giro della mafia, fotografati nelle situazioni più disparate. Come riporta Lens, il blog di fotografia del New York Times, nonostante “The Best Days” sia stato in gran parte concluso nel 2006, Yang sta continuando tuttora a lavorarci. Yang ha sviluppato una certa familiarità con le situazioni di disagio sociale: in Giappone, infatti, scatta spesso fotografie al Kabukichō, un quartiere a luci rosse di Tokyo.