La finale delle finali del baseball, stanotte
Le "World Series" tra Kansas City e San Francisco si chiudono con la gara sette, come nelle attese di ogni appassionato della teatralità sportiva
di Marta Cantoni – @martolaspis
Nella notte tra mercoledì e giovedì si gioca la settima partita – l’ultima e decisiva – delle finali del campionato americano di baseball – le World Series – tra i San Francisco Giants e i Kansas City Royals, le squadre che hanno vinto le eliminazioni dirette dei playoff dopo la conclusione della stagione regolare. È la partita di baseball più importante dell’anno nel campionato di baseball più importante del mondo, quella che decide la squadra campione dopo che entrambe le finaliste hanno vinto tre partite a testa nei giorni scorsi.
Tutte e due le squadre in finale erano entrate tra le otto dei playoff come ripescate, per il miglior punteggio ottenuto senza vincere il girone di appartenenza, e avevano dovuto giocare uno spareggio. È la prima volta, da quando c’è il nuovo formato con lo spareggio, che una squadra ripescata arriva fino alle World Series: e sarà quindi la prima volta che una ripescata vince le World Series. Era anche dal 1918 che le due finaliste non arrivavano alle World Series con meno di 90 partite vinte durante la stagione regolare.
Le due squadre
Il nome della squadra di Kansas City “Royals” non c’entra nulla con i re e le regine – e la città non si trova nemmeno in Kansas, ma in Missouri – e ha a che fare con le mucche. Nel 1969 la squadra, appena iscritta all’American League, creò un concorso per decidere il nome da scegliere. Su 17mila votanti vinse un ingegnere civile di nome Sanford Porte, che decise di nominare la squadra di Kansas City come la famosa fiera di bestiame che si tiene ogni anno in città, l’American Royal.
I Royals non arrivavano alle World Series dal 1985, quando le vinsero per l’unica volta nella loro storia: quest’anno sono riusciti a vincere otto partite di seguito – nessuno ci era ancora riuscito in questo sport molto appassionato alle statistiche – prima che i Giants li battessero nella prima partita delle sette delle World Series. I Royals sono riusciti a costruire una grande squadra scegliendo giocatori utili al progetto – senza grandi campioni.
I Giants di San Francisco non erano favoriti, ma non sono una sorpresa: stanno giocando le World Series per la terza volta negli ultimi cinque anni, avendo vinto le edizioni del 2010 e del 2012. Negli ultimi decenni solo i New York Yankees hanno vinto tre World Series in cinque anni, alla fine degli anni Novanta. Ma prima del 2010 i Giants non vincevano le World Series da 56 anni. Hanno giocatori molto forti che possono essere decisivi, come Buster Posey, Hunter Pence, Joe Panik, Pablo Sandoval (soprannominato Kung Fu Panda) e Madison Bumgarner, che sta giocando così bene queste finali da essere stato soprannominato Mr. Octob(umgarn)er, un gioco di parole tra il cognome del giocatore e il mese di ottobre, in cui si disputano tradizionalmente le World Series.
Le statistiche non sono però favorevoli ai Giants per questa ultima partita: era dal 2011 che non c’era bisogno della settima partita per assegnare il titolo, e delle 10 squadre che hanno perso l’occasione di vincere alla sesta (come i Giants quest’anno) solo una è riuscita ad aggiudicarsi poi le World Series: le altre hanno tutte perso anche la settima. I Giants hanno perso le World Series 4 volte su 4 in gara sette e inoltre è dal 1979 che una squadra che gioca fuori casa non vince la settima gara: gli ultimi a riuscirci sono stati i Pittsburgh Pirates, poi ci sono state nove vittorie della squadra di casa. Jack Peavy, uno dei lanciatori dei Giants, dopo la sconfitta di ieri sera ha dichiarato: «Questi numeri non contano, ci presenteremo domani e cercheremo di vincere a qualsiasi costo. Nessuno nella squadra si ricorderà di quello che è successo nel passato». E l’allenatore dei Royals, Ned Yost, per spiegare la tensione e la grandezza di una “bella” alla settima partita per chiunque vi arrivi ha detto:
«Quando avevo dieci anni e colpivo con la mazza dei sassi nel mio giardino dietro casa, cercando di fare un fuoricampo oltre la staccionata, non ho mai pensato “Ok, ci sono le basi piene, siamo alla fine del nono inning della gara cinque delle World Series. Mai. Era sempre “ci sono le basi piene, siamo alla fine del nono inning della gara sette delle World Series”».
Il New York Times invece presenta così la partita: “È probabilmente il sogno di qualsiasi giocatore di baseball, basket e hockey giocare bene e vincere una gara sette, creando un ricordo che verrà celebrato per una vita. È l’obiettivo di una qualsiasi lega professionistica, quello di mettere il proprio sport in risalto per una notte emozionante, ed è la speranza di ogni tifoso quella di contenere la pressione tremenda e vedere la propria squadra alzare il trofeo».
La partita sarà trasmessa in diretta in Italia sul canale Fox Sport 2, all’una di notte ora italiana.