YouTube avrà un’opzione a pagamento?

La CEO Susan Wojcicki ha spiegato che la società sta valutando sistemi in abbonamento per chi non vuole vedere le pubblicità insieme ai video

Nel corso di Code/Mobile, la serie di conferenze e interviste organizzata dal sito di tecnologia statunitense Re/code ad Half Moon Bay, in California, l’amministratore delegato di YouTube Susan Wojcicki ha confermato che la sua società sta valutando diverse opzioni per aumentare i ricavi, compresa un’opzione per vedere i video con forme di abbonamento e senza pubblicità. In passato analisti e osservatori avevano ipotizzato più volte che YouTube fosse prossimo al lancio di un servizio simile, ma le previsioni si sono sempre dimostrate errate. Google, che ha la totale proprietà di YouTube, fino a ora ha preferito mantenere il classico modello del libero accesso con annunci pubblicitari mostrati prima o durante i video, evitando alternative che avrebbero potuto confondere gli utenti o rallentare la crescita del servizio.

Stando alle dichiarazioni di Wojcicki ora le cose stanno cambiando, ma durante l’intervista concessa a Code/Mobile, la CEO non ha dato molte altre informazioni sulle ipotesi che stanno valutando a YouTube per un eventuale servizio in abbonamento. Rispondendo alle domande sull’argomento, Wojcicki ha ricordato che “YouTube ora si sostiene con la pubblicità, che è una gran cosa perché ci ha permesso di raggiungere un miliardo di utenti; ma ci potranno essere casi in cui la gente dice ‘Non voglio vedere le pubblicità’ oppure ‘Voglio qualcosa di diverso’” e il sito dovrà offrirglielo.

Wojcicki ha ipotizzato che il sistema potrebbe funzionare come nelle applicazioni per gli smartphone. Molte di queste sono scaricabili gratuitamente e mostrano al loro interno degli annunci pubblicitari: chi li trova fastidiosi può pagare per passare a una versione priva di pubblicità. Altri dettagli non ce ne sono, ma la CEO di YouTube ha spiegato che in questa fase “stiamo ancora valutando quali opzioni dare agli utenti”.

Dallo scorso anno, in realtà, YouTube permette in alcuni paesi e in alcuni casi particolari di abbonarsi ai video di particolari canali, curati da iscritti che producono contenuti. L’opzione non è però mai stata pubblicizzata più di tanto e non sembra essere il modello ideale per coinvolgere grandi quantità di utenti.

Prima di diventare CEO di YouTube, Susan Wojcicki ha lavorato in diversi altri servizi di Google, soprattutto legati alla pubblicità online come AdSense, AdWord e DoubleClick. Ha coordinato i gruppi di lavoro che si occupano di altri progetti legati agli annunci pubblicitari e ai sistemi per rilevare e analizzare le visite sui siti da parte degli utenti. La sua esperienza nel settore si potrebbe rivelare molto utile per rinnovare i modi in cui YouTube produce ricavi. Google non ha mai dato informazioni precise sulla sua società controllata, ma nel 2013 fu stimato che i ricavi derivanti dalle pubblicità in quell’anno fossero intorno ai 5,60 miliardi di dollari. Il sistema degli annunci resterà probabilmente la base del servizio, cui sarà affiancata un’opzione in abbonamento per chi non vuole pubblicità e altre distrazioni mentre guarda i video.