Che si dice di Interstellar
Abbiamo letto le prime recensioni del nuovo film di Christopher Nolan, tra paragoni con Kubrick e consigli come “guardatelo sullo schermo più grande possibile” (niente spoiler)
Interstellar, in Italia da giovedì 6 novembre, è il nuovo film di Christopher Nolan, che è stato preceduto da mesi di grandi attese e aspettative da parte del pubblico e della critica. Nolan è uno dei più apprezzati registi in circolazione: ha ottenuto gran parte del suo successo su scala mondiale dopo aver girato l’ultima trilogia su Batman (da Batman Begins a The Dark Knight Rises) e altri film di successo come Memento, The Prestige, Insomnia e Inception. Di Interstellar circolano già quattro diversi trailer: si possono vedere qui, qui, qui e qui. Negli Stati Uniti il film uscirà il 7 novembre, ma è già stato proiettato per la prima volta domenica 26 ottobre a Hollywood, con tutti gli attori del cast. Da ieri circolano già diverse recensioni del film: noi le abbiamo lette e vi diciamo cosa dicono, senza spoiler.
Ci sono diversi motivi per cui Interstellar è considerato uno dei film più attesi di quest’anno. I trailer sono promettenti, intanto. Poi ci sono nel cast diversi attori molto noti e apprezzati: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Casey Affleck, Matt Damon. Inoltre Christopher Nolan rientra in quel gruppo non molto esteso di registi – Quentin Tarantino è uno di questi, per esempio – che riescono più spesso di altri a ottenere un significativo successo sia di pubblico che di critica. E poi è l’argomento stesso del film, a generare un esteso interesse: non si sa moltissimo della trama, ma è noto che una parte considerevole della storia è ambientata nello Spazio e in pianeti diversi dalla Terra (uno dei film americani più recenti, con lo Spazio come ambientazione prevalente, è stato Gravity, che ha vinto 7 premi Oscar ed è generalmente molto piaciuto).
Senza anticipare niente di fondamentale, il Guardian ha fornito altri dettagli riguardo la trama di Interstellar, che è scritto dallo stesso Nolan e da suo fratello Jonathan, e basato in parte sugli studi del fisico teorico statunitense Kip Thorne su buchi neri. La premessa della storia, come si vede nel trailer, è che una serie di drastici cambiamenti climatici hanno reso complicati gli allevamenti e le coltivazioni, determinando una carestia. Il protagonista, Matthew McConaughey, un ingegnere ed ex pilota di aeroplani, cerca di portare avanti i lavori di coltivazione nella sua fattoria e difendere il raccolto dalle tempeste di polvere, aiutato dai suoi due figli piccoli, Tom e Murph. A un certo punto viene convocato dall’agenzia spaziale americana, che intende impiegarlo come astronauta per un viaggio spaziale attraverso un portale interdimensionale, alla ricerca di nuovi pianeti abitabili.
Interstellar è stato definito dal Guardian un tributo – e, per alcuni tratti, un remake – a 2001: Odissea nello spazio, uno tra i più apprezzati film del regista Stanley Kubrick. Di quel film, scrive il Guardian, Interstellar conserva essenzialmente la bellezza delle ambientazioni e l’aspetto dell’“umanità” delle macchine. Gli attori non fanno cose incredibili, dice il Guardian: “recitano da copione”, tanto che la battuta più verosimile e spontanea, alla fine, è quella di una macchina. La colonna sonora – di Hans Zimmer, quello del BRAAAAM – ha un ruolo molto importante, quasi dominante rispetto ai dialoghi degli attori. Ad ogni modo: “la luna e i pianeti ci sono, così come le nuove speranze di conoscenza e di pace”, e questa “potente” opera di Christopher Nolan sarebbe certamente stata approvata da John Fitzgerald Kennedy, scrive il Guardian. Anche dal punto di vista delle teorie scientifiche il film merita attenzione: “È la migliore introduzione della teoria scientifica nel cinema blockbuster” fin dai tempi di Inception, altro noto film di Nolan.
La rivista Variety definisce Interstellar un film meno “cervellotico” rispetto ai film precedenti di Nolan, e ne scrive molto bene: è contemporaneamente “un sogno” per gli impallinati di scienza e “una straordinaria riflessione su ciò che ci rende umani”. Il film è ambientato in un punto imprecisato del futuro, scrive Variety: abbastanza vicino da sembrare domani ma abbastanza lontano perché certi cambiamenti possano verificarsi. Anche Variety batte parecchio sui contenuti scientifici di Interstellar: “È difficile pensare a un altro film mainstream hollywoodiano che abbia tradotto in maniera così soddisfacente – o in termini così vividi e umani – idee scientifiche e matematiche per un pubblico di non esperti”. Riguardo al rapporto tra uomo e macchina, contribuendo a generare ancora più attese, Variety scrive che Interstellar “è così pieno di sorprese – dalle scelte dei personaggi alle svolte nella trama – che meno si dice meglio è”.
Alcune critiche negative sono arrivate da chi ritiene la storia un po’ troppo vasta e ambiziosa, e il film un po’ troppo lungo. Ciononostante il tempo passa via abbastanza veloce: Tim Grierson di Screen Daily scrive che Interstellar “si prende dei rischi veri, a volte cede alla propria auto-indulgenza – è pericolosamente vicino alle tre ore di durata – ma si sforza incessantemente di mettere su uno spettacolo notevole”. Riguardo ai motivi dei paragoni crescenti con 2001: Odissea nello spazio, Grierson scrive: “Interstellar ritrae lo spazio come un mare silenzioso e privo di aria che è contemporaneamente bellissimo e terrificante. È solo una delle allusioni al capolavoro di Kubrick: Interstellar fa anche scaltramente riferimento a quel film per la musica e per gli effetti visivi, e persino in un punto della trama”.
Per la bellezza delle immagini, un aspetto tecnico su cui una grande parte dei critici concorda è il consiglio di vedere Interstellar nella versione nei cinema IMAX, perché il film è girato in gran parte in 70mm: “Guardatelo sullo schermo più grande possibile”, sintetizza l’Atlantic. Il film uscirà in Italia il 6 novembre.