La riapertura del Museo Picasso a Parigi
Ospita una delle più grandi collezioni al mondo di opere di Picasso – oltre 5mila – ed è rimasto chiuso a lungo per dei lavori di ristrutturazione, rallentati da una serie di imprevisti
Sabato 25 ottobre ha riaperto dopo cinque anni di chiusura il Musée Picasso, la galleria d’arte di Parigi dedicata all’artista spagnolo Pablo Picasso. L’edificio che ospita il Museo Picasso, ossia l’Hôtel Salé nel quartiere Marais, è rimasto chiuso per alcuni lavori di manutenzione e rinnovamento della struttura, di cui si è a lungo discusso principalmente per la cifra che è stata investita nei lavori (56 milioni di euro) e per dei rallentamenti determinati da vicende burocratiche. Durante la cerimonia di riapertura, il presidente francese François Hollande ha definito il Museo Picasso “uno dei più belli e affascinanti” al mondo.
Il Museo Picasso – aperto per la prima volta nel 1985 – ospita una delle più importanti collezioni di Picasso al mondo, per genere e numero di opere raccolte (oltre 5 mila, tra dipinti, disegni, sculture, fotografie e altre opere). In seguito ai lavori di ristrutturazione il museo è diventato grande più del doppio rispetto a prima, dopo che settori del palazzo precedentemente utilizzati come uffici e scantinati sono stati trasformati in spazi di esposizione. I lavori di ammodernamento ed espansione sono stati diretti dall’architetto francese Jean-François Bodin. «È cambiato tutto e non è cambiato niente», ha detto il direttore del museo, Laurent Le Bon, riferendosi al fatto che l’impianto del palazzo è rimasto sostanzialmente immutato, e rassicurando quindi la parte di pubblico che avrebbe potuto non gradire eventuali stravolgimenti nella ristrutturazione del palazzo (un edificio storico del XVII secolo, molto noto a Parigi).
I rallentamenti dei lavori di ristrutturazione sono stati determinati in parte dal bisogno di aumentare i fondi economici, imprevisto ma necessario per completare i lavori, e in parte da alcune controversie tra Claude Picasso, figlio di Pablo, e il governo francese (Claude Picasso aveva accusato il governo di non tenere adeguatamente in conto l’opera del padre). Inoltre, a maggio scorso, al termine di una lunga polemica, la direttrice Anne Baldassari era stata rimossa dal suo incarico dal ministro della Cultura francese dopo circa dieci anni di gestione, in seguito ad alcuni scontri con una parte del personale del museo.