L’attentato nel Sinai
In Egitto un'esplosione a un checkpoint dell'esercito ha ucciso 31 persone: il presidente al-Sisi ha convocato una riunione di emergenza
Nel Nord del Sinai, in Egitto, un attentato ha provocato la morte di 31 persone. L’attacco è stato compiuto a un posto di controllo dell’esercito egiziano a Karm al-Qawadeis, a sud-ovest di Sheikh Zueid, ed è stato definito uno dei più violenti dalla deposizione del presidente Mohamed Morsi nel 2013. Secondo alcune testimonianze raccolte dall’agenzia Associated Press, si è trattato di un attacco suicida, nonostante ci siano anche notizie (ancora non confermate) dell’utilizzo di missili e di colpi di mortaio.
Un funzionario del ministero della Salute egiziano ha detto che “la maggior parte delle persone sono rimaste ferite seriamente”: il numero dei morti potrebbe aumentare nelle prossime ore. Secondo i giornali locali, il presidente dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio della difesa per discutere dell’attacco, che lui ha definito “un attacco terroristico”.