Gli spari a Ottawa, Canada
Qualcuno ha sparato fuori e dentro il Parlamento: un soldato e un attentatore sono morti, non si sa in quanti abbiano sparato, operazioni di polizia ancora in corso
C’è stata una sparatoria a Ottawa, la capitale federale del Canada. I primi spari sono stati sentiti alle 9.50 ora locale circa – le 15.50 in Italia – quando un uomo con un fucile ha sparato a un soldato davanti al National War Memorial, davanti al Parlamento, e poi è scappato. Pochi minuti dopo si sono sentiti colpi di pistola dentro il Parlamento. Il soldato ferito è morto.
Josh Wingrowe, giornalista politico del Globe and Mail, era in Parlamento durante la seconda sparatoria e ha girato questo video, in cui si sentono i colpi: un attentatore è morto, due agenti sono rimasti feriti ma non sono gravi.
La polizia ha smentito che ci sia stata una sparatoria vicino al centro commerciale Rideau Centre, nella stessa zona, come aveva detto qualche prima, e ha evacuato e recintato una vasta area attorno al Parlamento. L’operazione è descritta come “ancora in evoluzione” e per questo non è possibile sapere se ci siano o no altri attentatori ancora in fuga.
Il capo della polizia a cavallo ha detto che il livello delle misure di sicurezza del Parlamento non era stato elevato negli ultimi giorni e che era di “livello medio”, come da alcuni anni a questa parte. Il capo della polizia di Ottawa ha consigliato agli abitanti di non entrare nel centro della città e ha fornito un numero da contattare nel caso alcuni siano in possesso di informazioni sull’accaduto.
Quello di oggi è il secondo attacco in pochi giorni a un soldato canadese. Lunedì 20 ottobre a Saint-Jean-sur-Richelieu – nella provincia del Québec – un soldato è stato investito e ucciso (e un altro è stato ferito) nel parcheggio di un centro commerciale vicino a una base militare a Montréal. L’uomo alla guida della macchina era scappato, prima di essere inseguito e infine ucciso dalla polizia. Il governo ha collegato il caso all’estremismo islamico: il primo ministro canadese Stephen Harper ha definito “estremamente preoccupante” il rapporto investigativo fornito dalle autorità, secondo cui era un convertito all’Islam “radicalizzato”. La polizia ha detto che faceva parte di un gruppo di novanta persone che le autorità stavano sorvegliando, perché potenzialmente intenzionate ad andare all’estero per unirsi a gruppi di militanti islamici.
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