Il gruppo europeo di Grillo e Farage si è ricostituito
Grazie all'ingresso di un deputato polacco di estrema destra che appartiene a un partito dalle posizioni discutibili, diciamo
Il gruppo parlamentare europeo EFDD – “Europa della Libertà e della Democrazia Diretta”, il gruppo di cui fanno parte i partiti di Beppe Grillo e Nigel Farage – si può ricomporre, dopo che si era sciolto qualche giorno fa. La scorsa settimana l’eurodeputata lettone Iveta Grigule aveva lasciato l’EFDD facendo venire meno uno dei requisiti per la formazione di un gruppo al Parlamento europeo, cioè la presenza di almeno 7 delegazioni nazionali. Lo scioglimento è durato solo qualche giorno: il posto lasciato vuoto da Grigule è stato infatti occupato da Robert Iwaszkiewicz, deputato polacco del “Congresso della nuova destra” (KPN). EFDD torna dunque ad avere 48 deputati provenienti da sette paesi membri (Repubblica Ceca, Francia, Italia, Regno Unito, Svezia, Lituania e Polonia al posto di Lettonia) e può essere ricostituito.
EFDD Group back with a bang. Normal transmission resumed http://t.co/ZBNBxnzKOX pic.twitter.com/VfdeKAoGBc
— EFDD Group (@EFDgroup) 20 Ottobre 2014
In un comunicato stampa dell’EFDD c’è scritto che l’adesione di Iwaszkiewicz è stata presentata ieri, lunedì 20 ottobre, e il suo nome compare già tra i membri. Nigel Farage ha dunque annunciato che il gruppo si è salvato, citando Mark Twain: «La notizia della nostra morte è stata fortemente esagerata». Nel comunicato David Borrelli, copresidente del gruppo EFDD e deputato in Europa per il Movimento 5 Stelle, ha denunciato anche «la chiara volontà politica» delle istituzioni europee di «distruggere il gruppo» e sottolinea «l’impegno con cui nelle ore successive alle dimissioni di Grigule il Parlamento europeo ha adempiuto a tutte le pratiche amministrative per smantellare così in fretta il gruppo stesso».
Iwaszkiewicz è un ingegnere e imprenditore polacco. Ha 52 anni, è tra i fondatori del partito polacco di estrema destra “Congresso della nuova destra” (KNP) nato nel 2011, si è candidato più volte alle elezioni parlamentari in Polonia senza venire mai eletto. Il leader del KNP si chiama Janusz Korwin-Mikke e, scrive il Guardian, è un personaggio piuttosto controverso conosciuto per i frequenti insulti razzisti (che gli sono costati anche ammende e sospensioni), per gli attacchi contro le donne («il confine tra stupro e sesso consensuale è molto sottile») e per essere un negazionista dell’Olocausto («Adolf Hitler probabilmente non era consapevole del fatto che gli ebrei venivano sterminati»). Marine Le Pen, leader del Front National, dopo la vittoria in Francia alle elezioni europee aveva escluso un’alleanza con il KNP perché «le osservazioni del suo leader e le sue idee politiche sono contrarie ai nostri valori» (il Front National fa parte dei non iscritti al Parlamento UE).
Iwaszkiewicz, in un’intervista al quotidiano polacco Gazeta Wroclawska pochi giorni dopo l’elezione alle europee, aveva difeso il capo del suo partito riguardo il negazionismo, aveva dichiarato che «in giro ci sono sicuramente delle mogli che se venissero picchiate verrebbero aiutate a tornare con i piedi per terra» e anche che «non è giusto che uno stato dica come educare i nostri figli: se gli dò una sberla rischio di andare in galera, invece questo può rafforzare il loro carattere». Iwaszkiewicz ha detto di essere entrato a far parte dell’EFDD per due motivi principali: «l’opposizione alla burocrazia dell’UE e il supporto al libero mercato».