Il Nexus 6 e tutto il resto

Come sono fatti il nuovo smartphone di Google e Motorola, il tablet Nexus 9 e la nuova versione di Android, che si chiama Lollipop

Google ha presentato i nuovi smartphone Nexus 6 e tablet Nexus 9 e ha reso ufficiale Android Lollipop, l’ultima versione del suo sistema operativo mostrato per la prima volta in anteprima lo scorso luglio. L’annuncio dei nuovi prodotti è stato effettuato a poche ore di distanza dall’evento Apple, previsto per oggi, nel quale saranno presentati i nuovi iPad e probabilmente nuove versioni aggiornate dei Mac. Da diversi anni Google utilizza la sua linea Nexus per mostrare come dovrebbero essere realizzati i dispositivi che utilizzano Android, non solo agli utilizzatori dei telefoni e degli smartphone, ma anche a chi li produce. Le versioni precedenti sono state più volte indicate come il meglio che ci si può aspettare da dispositivi Android, almeno secondo le recensioni di diversi siti di tecnologia.

Nexus 6
Nexus 6 è stato realizzato in collaborazione con Motorola, società acquisita a caro prezzo da Google nel 2011 con 12 miliardi di dollari e rivenduta a inizio anno a Lenovo per 2,91 miliardi. Esteticamente ricorda quindi i Motorola già in commercio, soprattutto nella parte posteriore con la fotocamera posizionata al centro e il rivestimento bombato del telefono. Lo smartphone ha uno schermo piuttosto grande da 5,96 pollici con una risoluzione da 1440 x 2560 pixel, e pesa complessivamente 184 grammi. Nella parte anteriore ha un doppio altoparlante orientato nella stessa direzione dello schermo, cosa che aiuta a sentire meglio l’audio dei video o dei videogiochi.

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Il rivestimento del Nexus 6 è in alluminio, il primo Nexus a utilizzare questo materiale. La fotocamera principale, collocata come al solito nella parte posteriore del telefono, è da 13 megapixel e ha una funzione di stabilizzazione ottica, simile a quella adottata da Apple nel suo iPhone 6 Plus. La fotocamera frontale è invece da 2 megapixel e serve più che altro per la videocomunicazione, e – ok – per i selfie. Lo smartphone è disponibile in due versioni, una da 32 e una da 64 GB; per entrambi i modelli la RAM è da 3 GB.

Schermo più grande si traduce in più posto per la batteria: Google dice che il Nexus 6 offre fino a 300 ore di standby e 8 ore e mezza di autonomia se lo si utilizza per navigare su WiFi, una in meno se si naviga tramite LTE. Come altri Motorola, lo smartphone può essere ricaricato velocemente con il sistema Turbo Charge, che permette di ottenere 7 ore di autonomia dopo 15 minuti di ricarica.

Nexus 6 sarà disponibile per la prenotazione a partire dal prossimo 29 ottobre, mentre nei negozi arriverà a novembre. Il prezzo per l’Italia non è stato ancora definito, ma per farsi un’idea negli Stati Uniti verrà venduto intorno ai 650 dollari.

Nexus 9
Il tablet Nexus 9 è stato realizzato da Google con HTC, società con cui c’erano già state altre collaborazioni in passato. Ha uno schermo da 8,9 pollici con una risoluzione di 2048 x 1536 pixel e ha un processore a 64-bit (Tegra K1 di Nvidia), che dovrebbe permettere di eseguire più rapidamente le applicazioni, a partire dai videogiochi. Nella parte anteriore sono evidenti gli altoparlanti basati sulla tecnologia BoomSound di HTC, che serve per ottenere un audio più avvolgente. Nexus 9 pesa 420 grammi e ha alcune finiture in metallo, con una fotocamera posteriore da da 8 megapixel dotata di flash LED e una anteriore da 1,6 megapixel.

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Al tablet può essere associata la tastiera Folio, dotata di tasti meccanici per rendere più pratica la digitazione di lunghi testi attraverso il tablet. Si attacca magneticamente al tablet e può essere usata a due diverse angolazioni. La tastiera funziona a batterie e non si ricarica da sola quando viene collegata al tablet, ma Google dice che con una sola ricarica può durare fino a cinque mesi.

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Il Nexus 9, invece, ha una autonomia di circa 9 ore e mezza se lo si utilizza per navigare tramite WiFi, un’ora in meno se si naviga con LTE.

Nexus 9 sarà disponibile per la prenotazione a partire dal 17 ottobre, mentre sarà nei negozi a partire dal 3 novembre. Il modello da 16 GB costa 399 euro, quello da 32 GB costa 489 euro e la versione con la stessa quantità di memoria e in più LTE costa 569 euro.

Android Lollipop
Il nuovo Android 5.0 ha richiesto diversi mesi di test dopo la sua presentazione in anteprima lo scorso giugno, durante la serie di eventi di Google I/O. La novità più evidente è la grafica del sistema operativo, che è stata rivista notevolmente, a partire dalla schermata di blocco schermo che mostra meglio le notifiche più recenti e permette di interagire con loro senza dovere sbloccare il telefono. È stata introdotta la funzione “Recenti” che serve per vedere più facilmente le applicazioni da poco utilizzate e ancora in esecuzione, insieme con le ultime pagine visitate tramite il browser e le ultime comunicazioni avute con i propri contatti.

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Android Lollipop mostra in modo diverso le pagine dei risultati ottenute quando si cercano cose tramite Google: l’idea è di renderle più omogenee con il resto del sistema operativo, in modo che possano interagire anche con le proprie applicazioni. Se tra i risultati è compreso il link verso un sito che ha anche un’app per Android e questa è installata nel telefono, si può accedere direttamente all’applicazione dalla pagina del browser.

La funzione “Project Volta” serve invece per gestire meglio la batteria del proprio telefono, attivando anche una funzione risparmio per ridurre al minimo il consumo di energia quando la carica è ormai agli sgoccioli. Android Lollipop funziona anche con applicazioni a 64-bit sugli smartphone compatibili, cosa che permette di eseguire le app più rapidamente. Google ha lavorato anche sulla sicurezza, realizzando nuovi sistemi per bloccare e cancellare a distanza tutti i dati dal proprio telefono in caso di furto.

Tra i primi dispositivi che potranno essere aggiornati ad Android Lollipop ci sono i Nexus 4, Nexus 5, Nexus 7 e Nexus 10. Per i telefoni e i tablet delle varie marche che utilizzano Android dipenderà dai singoli produttori, come Samsung, decidere quali telefoni potranno essere aggiornati e con quali modalità. Android Lollipop sarà disponibile da subito sui nuovi Nexus 9 e Nexus 6, e sul Nexus Player.

Nexus Player
Google ha presentato anche Nexus Player: il suo nuovo tentativo per provare a portare Android sui televisori, dopo quelli poco riusciti degli ultimi anni.

Il dispositivo è una sorta di decoder (set-top box, per fare i precisini) prodotto in collaborazione con Asus e che si attacca al proprio televisore. Attraverso una connessione a Internet, Nexus Player si collega a Google Play per potere acquistare film, serie tv e musica. Ha un telecomando molto elementare, con pochi tasti per muoversi all’interno dell’interfaccia a quadratoni per la scelta dei contenuti. Poiché utilizza Android, Nexus Player può essere utilizzato anche per i videogiochi realizzati per il sistema operativo (con un controller venduto a parte). Sotto molti punti di vista il dispositivo ricorda Fire TV di Amazon, che fa più o meno le stesse cose, e ha anche qualche funzione simile a Chromecast, l’economica chiavetta realizzata sempre da Google per vedere facilmente contenuti in streaming sul proprio televisore.

Nexus Player sarà venduto negli Stati Uniti al prezzo di 99 dollari, mentre non è ancora chiaro quando sarà venduto in Italia e a che prezzo.