Nicola Sturgeon sarà la prossima primo ministro della Scozia
Chi è l'unica candidata alla segreteria dello Scottish National Party, dopo le dimissioni di Salmond: gli succederà al governo e nel partito
Nicola Sturgeon è stata confermata come unica candidata alla segreteria dello Scottish National Party (SNP), il partito indipendentista scozzese. La sua elezione ufficiale all’interno del partito avverrà al congresso di novembre. Questo vuol dire che, salvo clamorose sorprese o un suo altrettanto clamoroso ritiro, Sturgeon diventerà anche la prossima primo ministro della Scozia, la prima donna da quando la Scozia ha un parlamento autonomo, cioè dal 1997. Sturgeon prenderà il posto di Alex Salmond, che dopo il fallimento del referendum per l’indipendenza dal Regno Unito aveva annunciato per il prossimo novembre le dimissioni.
Così come avviene per il governo del Regno Unito, anche in Scozia è prassi che il Parlamento scelga come primo ministro il capo del partito con più seggi: le dimissioni di Salmond porteranno quindi la nuova leader dello Scottish National Party, che ha la maggioranza in Scozia, a diventare primo ministro. La situazione non è molto diversa da quello che accadde nel Regno Unito nel 2007, quando Tony Blair si dimise da primo ministro e lasciò a Gordon Brown l’incarico di capo del Labour, che era il partito di maggioranza; Brown divenne così il suo successore come primo ministro, senza passare dalle elezioni (si vota il Parlamento, non il primo ministro: quindi decide il Parlamento sulla base del risultato dei partiti).
Nicola Sturgeon ha 44 anni ed è nata a Irvine, città che si trova nella regione scozzese dell’Ayrshire Settentrionale. Entrò a far parte dell’SNP all’età di 16 dopo essere stata ispirata – ha raccontato alla BBC – dall’allora primo ministro del Regno Unito, Margaret Thatcher: «Thatcher era primo ministro, l’economia non andava bene, molte persone intorno a me erano disoccupate o rischiavano di diventarlo presto e penso che questo mi abbia dato un forte senso di giustizia sociale e, in quella fase, anche una forte convinzione che era sbagliato per la Scozia essere governata da un partito conservatore che non avevamo eletto». A differenza di molti altri che in quello stesso periodo si avvicinarono al partito laburista, scelse le tesi indipendentiste scozzesi.
Dopo aver studiato giurisprudenza a Glasgow e lavorato come avvocato, Sturgeon si è dedicata completamente alla politica da quando aveva 29 anni, quando venne eletta al Parlamento scozzese appena creato (1999). Come portavoce del partito dell’opposizione si occupava soprattutto di istruzione, giustizia e salute. Durante il suo primo periodo al Parlamento, Nicola Sturgeon aveva la fama di essere “troppo seria”, che le ha fatto guadagnare il soprannome di “dolcezza tagliente”. Fiona Hyslop, un’altra attivista di lungo corso dell’SNP e attuale ministro della Cultura scozzese, ha detto che Nicola Sturgeon ha anche un grande senso dell’umorismo: «È sempre guardinga, per essere sicura di non dire o fare qualcosa che potrebbe metterla in difficoltà più avanti, ma sa essere veramente divertente».
Nel 2004 lo SNP era in un momento particolarmente difficile, a causa delle dispute interne per la leadership del partito e della cattiva pubblicità che queste comportavano. Quando John Swinney si dimise da segretario Nicola Sturgeon pensò di avere un’occasione per candidarsi e vincere; poi arrivò la candidatura di Alex Salmond, che offrì a Sturgeon la possibilità di candidarsi come sua vice. Sturgeon accettò e la leadership Salmond-Sturgeon fu un successo per il partito. Il lavoro dei due portò lo Scottish National Party alla vittoria nelle elezioni del 2007, con l’elezione di Nicola Sturgeon come vice primo ministro della Scozia e ministro della Salute. Negli ultimi anni Sturgeon è stata anche la responsabile del governo per il referendum sull’indipendenza.
È sposata dal 2010 con Peter Murrel, importante dirigente dell’SNP. Una volta ha detto di lei: «Una cosa di cui i miei detrattori possono accusarmi con ragione è che sono veramente ambiziosa – ma la mia ambizione è al servizio del successo del partito».