Pioggia e alluvioni, la situazione
Due persone sono morte in provincia di Grosseto, un'altra a Trieste; a Genova, in Piemonte e a Parma si lavora per ripulire le strade dal fango
Nelle ultime ore in buona parte del nord-ovest dell’Italia ha smesso di piovere, cosa che ha permesso di gestire meglio le attività di soccorso e di pulizia dal fango delle aree interessate dalle alluvioni in Liguria e nel basso Piemonte. La situazione più complicata resta in parte della Toscana, dove alcuni temporali intensi hanno portato all’esondazione di torrenti, a nuovi allagamenti e alla morte di due persone.
Grosseto – Toscana
Nel pomeriggio di martedì 14 ottobre una forte perturbazione ha portato piogge copiose nella zona meridionale della provincia di Grosseto, che hanno causato la fuoriuscita dagli argini di alcuni torrenti e inondazioni in diversi paesi. Due sorelle, una di 65 e una di 69 anni, sono state trovate morte nell’auto su cui stavano viaggiando: secondo le ricostruzioni sarebbe stata travolta dall’acqua e spostata a circa 60 metri di distanza dalla strada. Altri veicoli sono rimasti bloccati lungo alcune strade provinciali, compresa un’ambulanza che stava effettuando un trasporto di soccorso. I disagi più grandi sono stati registrati intorno al torrente Elsa, un affluente dell’Albegna, la cui esondazione ha causato l’allagamento di terreni agricoli e di alcune abitazioni.
Nell’area di Albinia, vicino a Orbetello, è stata disposta l’evacuazione di diverse famiglie per motivi di sicurezza. Molti hanno trascorso la notte nel palazzetto dello sport di Orbetello, scelto come punto di raccolta e assistenza. Nei pressi di Saturnia è crollato un ponte e sono stati registrati danni anche a Pitigliano, dove si è allagata parte dell’ospedale.
Parma – Emilia-Romagna
Le piogge intense degli ultimi giorni hanno causato l’esondazione del torrente Baganza a Parma, con il conseguente allagamento di diversi quartieri nella zona sud-ovest della città. Nel quartiere di Montanara l’ondata di piena ha raggiunto i piani più bassi di diversi edifici, portando grandi quantità di fango e detriti. Per i danni subiti o per motivi di sicurezza, diverse strade in città sono state bloccate e non è ancora chiaro quando potranno essere riaperte. L’alluvione ha causato seri danni al ponte dei Carrettieri e ha portato al crollo del ponte pedonale della Navetta. Sempre per motivi di sicurezza si è resa necessaria l’evacuazione di due strutture sanitarie in città ed è stata disposta la chiusura delle scuole per oggi nei quartieri maggiormente interessati dagli allagamenti. Il comune di Parma ha avviato il censimento dei danni, mentre non ci sono notizie né di morti né di persone disperse. Le condizioni atmosferiche nelle ultime ore sono migliorate e non sono previste nuove piogge, cosa che dovrebbe permettere di organizzare meglio le attività di pulizia delle strade.
Alessandria – Piemonte
Dopo giorni di piogge molto intense, ad Alessandria ha smesso di piovere e secondo le previsioni nelle prossime ore non ci saranno particolari perturbazioni. Diversi comuni della provincia hanno subito danni notevoli a causa delle inondazioni e sono iniziati i sopralluoghi per fare una prima stima di quanto costerà la ricostruzione. Per i soli danni alle strade provinciali e agli acquedotti si parla di almeno 50 milioni di euro, cifra cui dovranno essere aggiunti i costi per le riparazioni nei singoli comuni e i milioni di danni di euro in agricoltura. Coldiretti stima che siano stati rovinati il 10 per cento dei 1.500 ettari di vigneti in cui si coltivano le uve per produrre il Gavi, uno dei vini più rinomati della zona.
Il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, ha firmato la dichiarazione dello stato di calamità naturale per la zona di Alessandria. Il documento dovrà essere approvato dal governo, che provvederà poi allo stanziamento dei fondi per la ricostruzione, insieme con la regione e le province interessate. Chiamparino ha spiegato che parte del denaro deriverà da fondi europei.
Genova – Liguria
A Genova si lavora ancora per liberare le strade e i piani più bassi degli edifici dal fango e dai detriti portati dall’alluvione, soprattutto a causa dell’esondazione del torrente Bisagno, che già in passato aveva causato allagamenti in città. Grazie al miglioramento delle condizioni meteo, martedì è terminata l’Allerta 2 ed è stato possibile accelerare i lavori di pulizia dei quartieri in cui si è accumulato il fango. Il sindaco Marco Doria ha annunciato che il governo intende sbloccare circa 95 milioni di euro di fondi per la sistemazione del Bisagno, per la quale erano già stati stanziati 35 milioni di euro, ma senza che fossero avviati i lavori a causa di alcuni contenziosi amministrativi. La procura di Genova ha intanto avviato un’indagine per disastro colposo e intende verificare se siano state rispettate o meno le norme sulla manutenzione dei corsi d’acqua, nonché quelle sul piano della sicurezza e della gestione delle emergenze.
I comuni del Levante ligure, dove si sono verificate numerose inondazioni negli ultimi giorni sempre a causa delle forti piogge, hanno stimato danni per oltre 3 milioni di euro, ma i conteggi sono ancora in corso e la cifra probabilmente aumenterà nei prossimi giorni. Il comune di Recco ha subito numerosi danni, soprattuto a negozi e garage, allagati dal fango. Molte strade provinciali hanno subito danni minori, ma dovranno essere comunque ripulite e messe in sicurezza.
Il presidente della Liguria, Claudio Burlando, ha detto che entro fine settimana sarà proclamato lo stato di emergenza: permetterà di ottenere più rapidamente i fondi necessari per la riparazione dei danni, stimati in circa 300 milioni di euro.
Trieste – Friuli-Venezia Giulia
A Muggia, vicino a Trieste, una donna è morta dopo essere stata travolta dalla frana causata dalla caduta di un muro di recinzione di una villa. Altre strade nel triestino non sono percorribili a causa delle forti piogge cadute nella notte. A Trieste sono stati segnalati diversi allagamenti, con alcune vie che portano in città bloccate da fango e detriti.