Cose bizzarre che accadono se vinci un Nobel
Nel 2011 l’astrofisico statunitense Brian Schmidt ricevette il premio Nobel per la fisica – insieme a Saul Perlmutter d Adam G. Riess – per gli studi sulle supernove che hanno permesso di comprendere meglio l’espansione dell’Universo. Schmidt ha raccontato un episodio divertente successo quando era andato a trovare la nonna a Fargo, in North Dakota, e aveva portato con sé il Nobel per farglielo vedere.
«Una delle cose che ottieni quando vinci un premio Nobel è, beh, un Premio Nobel. È più o meno così grosso, così spesso [mima un disco grande più o meno come una medaglia olimpica], pesa due etti ed è fatto d’oro. Quando lo vinsi, mia nonna, che abita a Fargo, in North Dakota, chiese di vederlo. Stavo andando da quelle parti, così decisi di portarmi il Premio Nobel. Uno pensa che portarsi dietro un Premio Nobel non abbia conseguenze e infatti non ha avuto conseguenze finché provai ad andarmene da Fargo con lui, e passai attraverso la macchina a raggi X. Mi accorsi che erano perplessi. Era nella borsa del pc. È fatto d’oro, quindi assorbe tutti i raggi X, e appare completamente nero. E non avevano mai visto niente di completamente nero.
Iniziano a dirmi: “Signore, c’è qualcosa nella sua borsa”.
Io dico: “Sì, penso che sia questa scatola”.
Loro: “Che c’è nella scatola?”
Io dico: “Una grande medaglia d’oro”
Loro la aprono e dicono: “Di cosa è fatta?”
Io dico: “D’oro”.
E loro: “Uhhh. Chi te l’ha data?”
“Il re di Svezia”
“Perché te l’ha data?”
“Perché ho contribuito a scoprire che l’espansione dell’universo sta accelerando».A quel punto stavano iniziando a perdere il loro senso dell’umorismo. Spiegai che era un Premio Nobel e allora la loro domanda principale fu: “Perché ti trovavi a Fargo?”»