In India è arrivato il ciclone Hudhud
Ha colpito l'Andhra Pradesh e l'Orissa, due stati sulle coste orientali indiane, e ha già causato sei morti e più di 350 mila sfollati
La mattina di domenica 12 ottobre, intorno alle 11 e 30 (ora locale) il ciclone Hudhud è arrivato sulle coste del nord est dell’India causando almeno sei morti e costringendo ad abbandonare le proprio case 350 mila persone. Il ciclone ha colpito in particolare gli stati Andhra Pradesh e Orissa, con venti che sono arrivati a più di 200 chilometri all’ora. Il ciclone ha portato piogge intense e onde molto alte. Queste ultime sono particolarmente temute, perché il territorio dei due stati è piatto e si trova poco sopra il livello del mare, quindi è particolarmente vulnerabile ad allagamenti.
I venti fortissimi hanno strappato dal terreno centinaia di alberi e interrotto numerose linee dell’alta tensione. Le strade di Visakhapatnam, la città che si trova più vicina al centro del ciclone, sono completamente deserte, mentre secondo alcuni testimoni la pioggia e i venti stanno continuando ad aumentare. Il servizio meteorologico indiano ha previsto che la tempesta dovrebbe portare a un innalzamento di circa due metri il livello del mare.
Nel 1999 un ciclone causò circa 10 mila morti nello stato di Orissa, mentre un’altra tempesta lo scorso ottobre costrinse all’evacuazione circa mezzo milione persone. Gli eventi ciclonici sono frequenti tra aprile e novembre nella parte nord-orientale dell’India. Piogge intense e venti forti sono arrivati fino alle coste del Bangladesh, uno stato che si trova diverse centinaia di chilometri più a nord di Visakhapatnam.