Inizia il campionato di basket di Serie A
Le squadre favorite, le nuove regole di gioco e qualche curiosità sui giocatori italiani di maggiore talento: una guida breve sulla nuova stagione che comincia domani sera
Sabato 11 ottobre alle 20.30 comincerà il 93esimo campionato italiano di Serie A di basket, con l’anticipo della prima giornata che si giocherà tra l’EA7 Armani Milano e Vanoli Cremona. Domenica alle 18.15 si giocheranno tutte le altre partite, ad eccezione del posticipo delle 20.30 tra Varese e Cantù, due tra le squadre più quotate per la vittoria finale del torneo. La squadra che viene considerata la favorita per la vittoria dello scudetto è Milano, vincitrice del torneo dello scorso anno alla fine di una serie piuttosto combattuta giocata contro la Mens Sana Siena.
Il campionato di Serie A è giocato da 16 squadre, che disputano un girone unico all’italiana, con partite d’andata e ritorno (le partite del campionato italiano durano 40 minuti, divisi in quattro tempi). Al termine della stagione regolare, le prime otto classificate sono ammesse ai play-off a eliminazione diretta: i quarti si giocano al meglio delle cinque partite, mentre semifinali e finali al meglio delle sette (quindi vince la prima squadra che arriva a quattro). L’ultima qualificata della stagione regolare retrocede nella nuova Serie A2 (unificata da dall’anno prossimo, finora era divisa in due categorie). Al termine del girone di andata, le prime otto classificate sono ammesse alla Final Eight della Coppa Italia in programma dal 20 al 22 febbraio 2015: Sassari ha giocato con Milano la finale di Supercoppa pochi giorni fa (Da quest’anno si disputa una Final Four in due giornate, alla quale accedono la prima e la seconda qualificata del Campionato e della Coppa Italia.).
Le novità della stagione 2014-2015
Quest’anno non prenderà parte al campionato la Mens Sana Siena a causa del provvedimento del tribunale fallimentare di Siena che ne ha dichiarato il fallimento lo scorso luglio. La Mens Sana Siena, fondata nel 1934, ha vinto otto scudetti – sette consecutivi dal 2007 al 2013, un record assoluto per il campionato italiano – ed è stata l’unica squadra italiana che negli ultimi anni ha giocato ad alti livelli anche in Europa. La scorsa stagione Siena è arrivata a giocarsi gara 7 delle finali con Milano, in maniera del tutto inaspettata (già all’inizio dell’anno era stata costretta a dare via molti dei suoi giocatori più forti, e a differenza delle passate stagioni non era riuscita a prendere giocatori altrettanto promettenti).
Ci saranno alcune novità anche nelle regole: quella più rivoluzionaria è l’adozione su tutti i campi e in tutte le partite del campionato dell’instant replay – una moviola immediata che l’arbitro può consultare sulle decisioni più controverse, come ad esempio per verificare se un canestro è da due o tre punti, per decidere chi deve tirare i liberi e negli ultimi 2 minuti del quarto finale o del supplementare anche per verificare se un tiro è iniziato prima o dopo la sirena. I tifosi di Milano e Fortitudo Bologna conoscono bene l’instant replay, che nel 2005 stabilì il vincitore della finale scudetto: a pochi secondi dalla fine della partita, Milano era avanti 65 a 64. Ruben Douglas, giocatore della Fortitudo, segnò un canestro da tre, e molto forzato, sulla sirena della fine della gara. Dopo due minuti di consultazione del replay, l’arbitro convalidò il canestro, che assegnò lo scudetto a Bologna.
Altre modifiche alle regole riguardano tempi interni, falli tecnici, time out. Inoltre, prima di ogni partita verrà suonato l’inno nazionale, cosa che già accadeva negli anni scorsi nelle serie inferiori e che succede nel massimo campionato di basket americano, la NBA (National Basketball Association).
Lo scorso anno c’è stato un aumento del pubblico (un milione e duecentomila le persone totali nei palazzetti con una media di 4mila tifosi a partita per società), degli incassi e degli ascolti televisivi. La finale di gara 7 tra Milano e Siena, trasmessa per la prima volta dopo tanti anni in chiaro su RaiTre, ha ottenuto il 5% di share.
Chi sono le favorite
L’EA7 Armani Milano, che ha vinto lo scudetto lo scorso anno dopo 18 anni, è la principale favorita per la vittoria finale. Milano è anche la squadra più titolata in assoluto in Italia – con 26 scudetti e 4 Coppe Italia – e una delle più vincenti in Europa. Nell’Armani non giocherà per buona parte della stagione regolare Daniel Hackett, playmaker che l’anno scorso partiva nel quintetto iniziale, a causa di una squalifica di sei mesi che gli è stata imposta per aver abbandonato senza motivo il ritiro della Nazionale italiana. Hackett si è poi scusato con la Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) e con i compagni di nazionale per il suo comportamento (oltretutto, tra i suoi compagni di squadra di Milano ci sono anche dei giocatori della Nazionale, come Alessandro Gentile, che sembra non avere preso molto bene la scelta di Hackett).
A Milano mancherà anche Keith Langford, uno dei protagonisti delle ultime due stagioni: Langford non ha trovato l’accordo sul contratto con la società e ha firmato un biennale in Russia con l’UNICS Kazan. Oltre ai nuovi giocatori arrivati in estate – i playmaker americani Joe Ragland e Trent Meacham, il centro americano Shawn James e l’ala grande lituana Linas Kleiza – Milano punterà molto sul suo capitano, Alessandro Gentile, 21 anni e uno dei giocatori di maggiore talento che militano nel campionato di serie A (e probabilmente il giocatore italiano di maggiore talento in assoluto). Gentile ha giocato la fase finale della scorsa stagione su livelli molto alti: tra le altre cose, è stato chiamato anche in NBA dagli Houston Rockets durante l’ultimo draft, ma aspetterà almeno un altro anno per andare via dall’Italia.
Una delle rivali più accreditate di Milano è Sassari, che pochi giorni fa ha conquistato la Supercoppa battendo Milano 96-88. Sassari parte con l’obiettivo dichiarato dall’allenatore Meo Sacchetti di arrivare a giocare la finale scudetto, anche se dovrà fare a meno dei cugini Travis e Drake Diener, due punti fermi delle scorse stagioni. Travis ha annunciato il ritiro nell’estate del 2014, mentre Drake si è trasferito a Reggio Emilia. A Reggio Emilia, tra l’altro, giocheranno anche la giovanissima guardia Amedeo Della Valle – 21 anni, che nel 2013 ha vinto la medaglia d’oro agli Europei Under 20 con la Nazionale italiana, ottenendo inoltre il titolo di MVP, il miglior giocatore del torneo – e altri due nazionali italiani, il playmaker Andrea Cinciarini e l’ala Achille Polonara.
Un’altra squadra che potrebbe puntare alle fasi finali dei playoff è Cantù, che ha la rivalità sportiva più sentita con Milano: la società di Cantù ha la sede in provincia di Como, a circa 40 chilometri di distanza da quella dell’Armani. Rispetto alla scorsa stagione Cantù cambierà tutto il suo quintetto titolare – Ragland, Jenkins, Aradori, Leunen, Cusin se ne sono andati – e quindi sulla carta la squadra dovrebbe essersi indebolita parecchio: a Cantù è rimasto però Stefano Gentile, il fratello 24enne di Alessandro (ha meno talento, ma nel 2014 ha giocato la fase finale della stagione a livelli molto buoni), ed è arrivato il playmaker americano Darius Johnson-Odom, che in passato ha giocato in NBA per i Los Angeles Lakers, prima di cambiare diverse squadre in Europa.
La squadra che potrebbe essere la sorpresa dell’anno è Varese, allenata da Gianmarco Pozzecco, ex playmaker della Nazionale Italiana, ex giocatore proprio di Varese per ben otto stagioni e conosciuto per la sua “esuberanza” in campo. La scorsa stagione Pozzecco allenava in Serie B Capo d’Orlando, squadra che è stata promossa in A con Trento. A Capo d’Orlando gioca anche Gianluca Basile, ex-giocatore della Nazionale, della Fortitudo Bologna, di Barcellona, Cantù e dell’Armani Milano. Basile ritornerà a giocare in serie A dopo molto tempo: è stato uno dei giocatori italiani più forti degli ultimi vent’anni ed è conosciuto per i cosiddetti “tiri ignoranti” (anche “tiri senza coscienza”, cioè quelli presi fuori equilibrio, molto forzati e con più avversari addosso).