Patrick Modiano ha vinto il Nobel per la Letteratura
Per "l'arte di ricordare con cui ha evocato i destini umani più difficili da comprendere e ha svelato l'universo dell'Occupazione"
Il premio Nobel per la Letteratura 2014 è stato assegnato a Patrick Modiano per “l’arte di ricordare con cui ha evocato i destini umani più difficili da comprendere e ha svelato l’universo dell’Occupazione”.
Patrick Modiano (Patrizio Modiano) è un ebreo francese di origini italiane, nato il 30 luglio 1945 a Boulogne-Billancourt, nella regione dell’Île-de-France, in Francia. Il padre era di origini italiane, mentre la madre era nata in Belgio: si erano conosciuti a Parigi durante la Seconda Guerra Mondiale e avevano avviato una relazione semiclandestina. Modiano fu cresciuto principalmente dalla madre, che si occupò anche del fratello Rudy, morto quando aveva 10 anni. Questo fatto, oltre alla relazione complicata dei genitori, segnò profondamente l’adolescenza di Patrick.
Lo scrittore e matematico francese Raymond Queneau era amico della madre e fu la persona che fece conoscere la letteratura e molti scrittori a Modiano. Modiano pubblicò il suo primo romanzo “La Place de l’Étoile” nel 1968, il cui manoscritto era stato rivisto dallo stesso Queneau. Racconta la storia di Raphaël Schlemilovitch, un ebreo francese nato subito dopo la guerra e ossessionato dal periodo bellico e con manie di persecuzione. La storia stessa è raccontata dal protagonista, che mescola finzione e realtà in molte parti della narrazione. Il libro non ebbe molto successo e ancora oggi sono rare le sue traduzioni in altre lingue, benché nel 2010 la prima edizione in tedesco abbia ricevuto critiche molto positive.
L’intervista telefonica a Patrick Modiano poco dopo l’annuncio del premio Nobel per la Letteratura
Nel 1968 Modiano compose con Hugues de Courson un album di canzoni sperando di trovare degli interpreti. Uno di questi testi (Étonnez-moi, Benoît…!) fu proposto a Françoise Hardy che lo inserì in uno dei suoi dischi di maggior successo (Comment te dire adieu). Nel maggio del 1968 Modiano partecipò al movimento di rivolta come inviato di Vogue. Negli anni Settanta si sposò, ebbe due figlie e collaborò alla scrittura della sceneggiatura del film “Lacombe Lucien” (“Cognome e nome: Lacombe Lucien”), candidato al premio Oscar come migliore film straniero nel 1974. Racconta la storia di un ragazzo che nel 1944 lavora in una casa di riposo nel sud della Francia ai tempi dell’occupazione nazista e che diventa collaborazionista. Patrick Modiano ha scritto le sceneggiature di diversi altri film, alcuni tratti dai suoi romanzi, come “Il profumo di Yvonne” (1993) tratto da “Villa triste” scritto nel 1975.
Molti dei suoi romanzi sono ambientati nella Francia occupata dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, soprattutto nell’area di Parigi. Nel 1978 il romanzo “Rue des boutiques obscures” ha ottenuto il premio Gouncourt, e nel 1996 la sua intera opera ha ottenuto il Grand Prix national des lettres (entrambi i riconoscimenti sono tra i più importanti della Francia). Si tratta inoltre di uno dei pochi autori viventi i cui romanzi (in questo caso dieci) sono stati pubblicati insieme nella prestigiosa edizione Gallimard, “Quarto”. I protagonisti dei suoi racconti sono spesso ispirati alla figura, mitizzata, del padre che fu arrestato nel 1943 dai nazisti e che riuscì a sfuggire alla deportazione nazista, probabilmente grazie ad alcune conoscenze tra i collaborazionisti. I personaggi di Modiano vivono spesso tra grandi ambiguità e contraddizioni. Il suo ultimo libro è stato pubblicato in Francia all’inizio di ottobre: si intitola “Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier”.
foto: AP Photo/Christophe Ena