La battaglia di Kobane vista dal confine
Le foto dei curdi che guardano i combattimenti tra milizie curde e Stato Islamico nella città siriana, a pochi chilometri di distanza
Da metà settembre la città di Kobane (Ayn al-Arab) – che si trova nel nord della Siria a pochi chilometri di distanza dalla Turchia – è al centro dei combattimenti tra i curdi e i miliziani dello Stato Islamico (IS) che stanno cercando di conquistarla. Kobane e le zone circostanti sono anche colpite dagli attacchi aerei americani, con i quali l’amministrazione di Barack Obama sta cercando – sembra però senza grandi successi – di fermare l’avanzata dell’IS verso nord. Dall’inizio degli scontri a Kobane sono morte più di 500 persone e altre 186 mila sono scappate, cercando rifugio in particolare nella provincia turca di Sanliurfa. Da qui, dai piccoli villaggi e dalle colline lungo il confine, curdi turchi e siriani si ritrovano per guardare gli scontri dall’altra parte del confine: alcuni salgono sui tetti delle case, altri si servono di binocoli, anche se molti non ne hanno bisogno. Spesso cantano slogan di incitamento per le milizie curde che rispondono al governo regionale del Kurdistan Iracheno di Erbil, che combattono a pochi chilometri di distanza.
Intanto da Kobane non arrivano notizie certe. L’Osservatorio siriano dei diritti umani, un’organizzazione pro-ribelli che si trova nel Regno Unito, ha detto che l’IS ha conquistato un terzo della città. La notizia è stata però smentita da Idriss Nassan, un funzionario del governo curdo di Kobane, che ha aggiunto invece che giovedì le milizie curde hanno ripreso alcune zone nei dintorni.