La Chiesa mormone sui matrimoni gay
Dopo la sentenza della Corte Suprema, ribadisce i suoi principi sul matrimonio, ma accetta la legge e invita al rispetto per tutti
Dopo la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di non accettare il ricorso contro le sentenze dei giudici federali sulla legalizzazione dei matrimoni gay, la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni – cioè la chiesa Mormone – ha pubblicato sul suo giornale ufficiale questa dichiarazione.
«Le sentenze delle corti federali negli ultimi mesi, culminate nell’annuncio di oggi della Corte Suprema, non avranno alcuna conseguenza nella posizione della dottrina o della pratica della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni: ovvero che soltanto il matrimonio tra uomo e donna è accettabile davanti a Dio. Nel rispetto della libertà di coscienza e delle garanzie costituzionali di libertà religiosa, continueremo a insegnare questa norma e sostenerla nelle nostre pratiche religiose.
Ad ogni modo è possibile convivere in modo rispettoso anche con chi ha valori diversi. Per quel che riguarda la legge civile, i tribunali si sono espressi. I leader delle Chiese continueranno a incoraggiare i nostri fedeli a comportarsi come persone di buona volontà verso tutti, rifiutando la persecuzione di ogni tipo per motivi razziali, etnici, religiosi o non religiosi, e basati sull’orientamento sessuale».
La chiesa Mormone è una religione autoctona nordamericana che fu fondata da Joseph Smith negli anni Venti dell’Ottocento: Smith raccontò di aver scoperto grazie a rivelazioni e visioni divine il Libro del profeta Mormon, che costituisce insieme alla Bibbia uno dei testi sacri per i mormoni. I mormoni, che vivono soprattutto nello Utah – uno dei cinque stati in cui era stato presentato ricorso alla Corte Suprema contro i matrimoni gay – credono che Dio abbia un corpo fisico e rifiutano il concetto della Trinità. Nel corso dell’Ottocento i primi mormoni introdussero la poligamia, che venne praticata fino alla fine del secolo, quando divenne sempre più controversa, fino a diventare vietata. Al momento è tuttora accettata alcune confessioni minoritarie, che però si sono distaccate dalla Chiesa. Tra i mormoni più famosi degli Stati Uniti ci sono anche due ex candidati repubblicani alle elezioni presidenziali del 2012: l’ex governatore del Massachusetts Mitt Romney e l’ex governatore dello Utah Jon Huntsman.