Le nuove foto di Villa Epecuén, la città riemersa dall’acqua
Mostrano quel che resta della località termale argentina, sommersa da un lago per 25 anni
Il fotografo francese Romain Veillon ha realizzato un reportage sulle rovine di Villa Epecuén, una città turistica e termale che si trova in Argentina e che – come avevamo raccontato qui – negli anni Ottanta del Novecento fu completamente sommersa dalle acque del lago su cui si affacciava. Dal 2009 a causa della siccità la città ha iniziato a riemergere lentamente e progressivamente dall’acqua, e anche se non è mai stata ricostruita, vi ha fatto ritorno un suo vecchio abitante, l’ottantenne Pablo Novak. Le nuove foto scattate da Veillon mostrano edifici in macerie, piscine semi-distrutte, panchine ancora integre sul lungolago ed eleganti cancelli in ferro battuto. Qui si trova il resto del reportage, mentre sul sito e sulla pagina Facebook di Veillon si possono guardare gli altri suoi lavori.
Villa Epecuén si trova a circa 600 chilometri a sud-ovest da Buenos Aires. Si sviluppò negli anni Venti del Novecento grazie al turismo e alla ferrovia che la collegava alla capitale, trasportando migliaia di persone che ci passavano le vacanze soprattutto per i benefici delle acque molto salate del lago. Tra gli anni Cinquanta e Settanta ospitò 25 mila turisti all’anno durante la stagione estiva – da novembre a marzo –, mentre gli abitanti diventarono 1.500. C’erano negozi alla moda, hotel di lusso, discoteche, ristoranti, e venne costruito anche un castello. Il 10 novembre del 1985 nel lago Epecuén si formarono, per un evento rarissimo, delle onde molto alte, causate da un improvviso abbassamento della pressione atmosferica. Le onde distrussero la diga che proteggeva la città e nel giro di pochi giorni la sommersero completamente. Gli abitanti riuscirono a fuggire e portare con sé poche cose, e nessuno di loro morì nell’incidente.