Le proteste di Hong Kong si assopiscono
Almeno nelle ultime ore: le prime trattative con le autorità governative e la stanchezza hanno ridotto il numero di manifestanti in strada, e affievolito le tensioni
Centinaia di manifestanti hanno dormito per le strade del centro di Hong Kong nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 ottobre, a oltre una settimana dall’inizio delle proteste contro il governo centrale cinese, accusato di non volere concedere libere elezioni nella regione speciale. Le strade e le piazze sono rimaste occupate nonostante l’amministrazione locale di Hong Kong abbia più volte minacciato sgomberi da parte della polizia, che non sono però stati finora avviati.
Il numero di persone davanti ai palazzi governativi è comunque diminuito sensibilmente: il corrispondente di BBC da Hong Kong parla di poche centinaia di persone, a fronte delle decine di migliaia di manifestanti della settimana scorsa. Diversi manifestanti hanno smantellato le barricate che avevano costruito nei giorni scorsi. Molti sono esausti dopo una settimana di presidi con notti passate a dormire sull’asfalto. Sono stati gli stessi organizzatori delle proteste a invitare a ridurre le presenze e a rimuovere diversi blocchi in città, ricordando che da alcuni giorni sono stati avviati colloqui con le autorità locali per provare a sbloccare la situazione. Il movimento non ha comunque un grande coordinamento e non è quindi semplice avere una linea comune per organizzare le proteste.