Il murale di Banksy scambiato per un disegno razzista

Con cinque piccioni che manifestano contro le immigrazioni davanti a un uccello esotico: è stato rimosso in una città inglese

Il murale di Banksy a Clacton-on-Sea.
(Banksy)
Il murale di Banksy a Clacton-on-Sea. (Banksy)

Martedì un murale che Banksy – lo street artist più famoso al mondo – aveva realizzato qualche giorno prima a Clacton-on-Sea, nella regione inglese dell’Essex, è stato rimosso dal Consiglio locale con l’accusa di essere “offensivo” e “razzista”. Il disegno mostrava cinque piccioni che reggevano cartelli contrari all’immigrazione – su uno c’è scritto “Tornatene in Africa” – davanti a un uccello dall’aspetto esotico, più piccolo e colorato: con un evidente gioco di parole tra il tema dell’immigrazione e le migrazioni degli uccelli. Il murale alludeva molto probabilmente alle elezioni suppletive che si terranno il 9 ottobre, dopo che lo scorso agosto il deputato Douglas Carswell era passato dai Conservatori all’UKIP, il partito di destra, antieuropeista e xenofobo guidato da Nigel Farage. Se verrà eletto, Carswell diventerà il primo parlamentare dell’UKIP.

Il Consiglio locale di Tendrin ha spiegato di aver ordinato la rimozione del murale dopo aver ricevuto lamentele che lo definivano “offensivo”. Un portavoce ha aggiunto che il Consiglio non sapeva che il disegno era stato realizzato da Banksy – che, come fa di solito, aveva pubblicato le fotografie della nuova opera sul suo sito – e detto che «ovviamente accoglieremo un Banksy originale e appropriato in qualunque punto del nostro lungomare, e saremmo felici se ritornasse in futuro».