Il futuro commissario europeo all’agenda digitale e le foto rubate alle attrici
Günther Oettinger ha definito "stupide", le persone a cui sono state rubate e diffuse online delle foto
Il politico tedesco Günther Oettinger, durante l’audizione per la carica di commissario europeo a «Economia digitale e società» (la sua nomina sarà confermata nelle prossime ore) ha parlato tra le altre cose delle foto rubate a famose attrici e modelle statunitensi e diffuse tramite il sito di condivisione di immagini 4chan e il sito di condivisione di link Reddit (ci sono stati due episodi: il primo alla fine di agosto, il secondo in settembre):
Günther Oettinger ha detto:
«Con la tecnologia non è possibile escludere tutti i rischi. Vi faccio un esempio. Che potrebbe sembrare un po’… semiserio. Di recente, ci sono state diverse celebrità che si sono lamentate che le loro foto di nudo sono apparse su Internet. Non riesco a crederci! Se una celebrità è così stupida da farsi una foto nuda e metterla online, non può aspettarsi che noi la proteggiamo. Non possiamo proteggere completamente la gente dalla propria stupidità»
Da subito, sulla stampa tedesca ma non solo, Oettinger è stato criticato per la sommarietà della sua ricostruzione e alcuni politici tedeschi hanno fatto notare il paradosso di un commissario che dovrà proteggere la privacy delle persone e che ha attaccato le vittime di un reato. Già al momento della sua nomina, il nome di Oettinger aveva fatto nascere delle perplessità (su Twitter si possono leggere con l’hashtag #OMGoettinger).
Non è infatti la prima volta che le affermazioni di Oettinger ricevono delle critiche: nel settembre del 2011, quando era commissario europeo per l’energia nella Commissione Barroso, aveva dichiarato che le bandiere degli stati membri dell’Unione europea con un eccessivo deficit di bilancio pubblico avrebbero dovuto essere esposte a mezz’asta; prima ancora aveva ipotizzato un commissariamento formale della Grecia, per cui dei funzionari stranieri avrebbero dovuto prendere il posto del personale greco. Circa 150 membri del Parlamento europeo avevano a quel tempo chiesto le sue dimissioni.